Il breve ritorno sulle scene di Heather parisi è stato accompagnato da una serie di polemiche che hanno reso più scoppiettante NemicAmatissima, il varietà di Rai1 in cui l’abbiamo rivista. Bisogna dire che a gettare benzina sul fuoco è sempre stata la showgirl, lontana dal mondo dello spettacolo italiano e quindi più libera di dire la sua senza temere ritorsioni. Infatti ha destato clamore l’ormai celebre post in cui la ballerina ha criticato la sua nuova esperienza in tv, confessando di essersi sentita come un’ospite nella trasmissione della rivale Lorella Cuccarini.

Non contenta, ha parlato anche di “convenienze di scuderia”, riferendosi al potente agente Lucio Presta, che da tempo cura gli interessi della Cuccarini e di molti degli ospiti apparsi nel programma. Ora, però, è scoppiata un’altra polemica che rischia di avere un esito ben più grave.

Com’è nata la querelle

Tutto è cominciato con un’intervista sul sito gay.it, in cui si presentava il programma con la Cuccarini: è stato ricordato alla Parisi che Giancarlo Magalli l’ha definita – dopo la loro collaborazione nella trasmissione Ciao Weekend, andata in onda nel 1991 sui Rai2 – come una donna poco puntuale e capricciosa, anche se molto professionale. La soubrette se n’è uscita con un “Magalli chi?” che non poteva passare inosservato.

Infatti il conduttore, in una breve e graffiante lettera a Dagospia, ha dedicato alla collega una battuta caustica: "La Parisi non si ricorda di me? Mi dispiace – ha scritto nel messaggio – l'Alzheimer è una brutta bestia”. Poi ha ricordato che in molti all’epoca gli avevano sconsigliato di prenderla con sé. In cauda venenum: il presentatore ha sottolineato come fosse stato l’ultimo a far lavorare la showgirl in televisione, prima che fuggisse ad Hong Kong con il marito latitante.

L’epilogo inatteso

E sono proprio queste ultime parole ad aver causato un putiferio: Dagospia ha pubblicato una lettera dell’avvocato di Umberto Maria Anzolin, marito di Heather Parisi, che evidenzia come quest’ultimo – chiamato in causa gratuitamente nella querelle tra i due personaggi – si sia sentito offeso per l’epiteto “latitante” che non ha alcun riscontro nella realtà.

Inoltre il legale, ribadendo che il suo assistito non ha mai subito misure restrittive della propria libertà personale, annuncia una querela per diffamazione contro il popolare presentatore, visto il danno d’immagine subito. Insomma, c’è il rischio che una vicenda nata in modo scherzoso finisca in tribunale, solamente per una serie di battute un po’ troppo pungenti. A questo punto si attende l’intervento di Magalli: getterà acqua sul fuoco per non incorrere in guai più seri o rincarerà la dose?