Avrebbe dovuto essere sul palco dell'Ariston come ospite nella serata di sabato, Pietro Petrullo, ma si è suicidato. L'artista faceva parte del gruppo "I Ladri di carrozzelle" da cui poi si è separato. La band era stata fondata nel 1989 e comprendeva artisti con disabilità.La notizia sconvolgente è giunta a poche ore dalla diretta del Festival di Sanremo. Cosa diranno i conduttori? L'evento è tragico stona inevitabilmente con il tenore delle serate del Festival, improntate all'allegria e alla buona musica.

Si è impiccato ad un cavo elettrico

Pietro Petrullo avrebbe dovuto partecipare come ospite alla più importante manifestazione canora d'Italia, il Festival di Sanremo, nella serata di sabato.

Com'è possibile che abbia deciso di porre fine alla propria esistenza in un tale frangente? La musica era la sua passione. L'uomo, 50 anni, era costretto a stare su una sedia a rotelle in seguito ad un brutto incidente avvenuto ai Castelli Romani. Sul caso stanno indagando i carabinieri di Velletri perchè proprio qui viveva Pietro Petrullo con gli zii. La band di cui faceva parte l'artista, "I Ladri di carrozzelle", aveva dovuto cambiare componenti negli anni a causa dell'aggravarsi delle patologie di alcuni. Nella prima serata del Festival si renderà omaggio a Luigi Tenco, a cinquant'anni dalla scomparsa a cui fa eco la dipartita di un altro artista, Petrullo, appunto. La sua morte cade come un fulmine a ciel sereno su un Festival che sarebbe dovuto iniziare con la consueta allegria e spettacolarità, preannunciata come ogni anno da una scenografia da favola.

Tuttavia, cantare è anche un modo per onorare la memoria di artisti che hanno dedicato la loro vita alla musica, offrendoci melodie indimenticabili. Se è vero che una vita può finire, ciò che rende veramente immortale un uomo, è lasciare su questa terra una canzone che possa essere cantata da tutti, rendendo degno omaggio a chi della musica ha fatto strumento di espressione e di comunicazione. Questo è il saluto più opportuno da regalare a chi ci ha lasciato.