Bruno Vespa non ci sta e spara a zero sulla decisione del consiglio di amministrazione della Rai di imporre un tetto di 240mila agli stipendi degli artisti; il conduttore afferma che questa è una decisione, che rischia di uccidere il servizio pubblico televisivo, poiché indurrà molti professionisti ad allontanarsi dalla Televisione pubblica; Vespa afferma che potrebbe iniziare un circolo vizioso per il quale al crollo della raccolta pubblicitaria della Rai seguirebbe il crollo dei suoi risultati di bilancio con un inevitabile ridimensionamento della forza lavoro.

Tetto agli stipendi: la tesi di Vespa

Vespa smonta le tesi di coloro che sono contro i mega compensi di alcuni conduttori invitando ad analizzare se i loro programmi fanno guadagnare in pubblicità più di quanto costano e conclude dicendo che in tutto il mondo chi è protagonista di una trasmissione di successo viene ricompensato in base alle leggi di mercato. A dispetto di quello che dice Bruno Vespa il mondo politico è unanime nel ritenere il tetto agli stipendi in Rai una cosa buona e giusta; ma anche con riferimento a questo il popolare volto di Porta a Porta afferma che se la politica avesse davvero a cuore il destino della televisione pubblica dovrebbe essere contro il tetto agli stipendi, perché i concorrenti della Rai avrebbero gioco facile a mettere sotto contratto le più importanti star televisive e i migliori dirigenti, per cui alla Rai non resterebbe che chiudere.

Vespa ancora una volta ha vinto la battaglia degli ascolti, dal momento in cui il suo talk show, che va in onda dal 1996, è il programma di seconda serata più visto avendo superato i due milioni di spettatori nella puntata dedicata ai conflitti all'interno del partito democratico.

Tetto agli stipendi: i più pagati in Rai

Tra i conduttori Rai la più pagata è Antonella Clerici che intasca tre milioni di euro l'anno; ma sono tanti coloro i quali superano il tetto imposto dal consiglio di amminsitrazione e che fanno la voce grossa; ad esempio Flavio Insinna e Lucia Annunciata sono pagati 1,5 milioni l'anno.

Vespa stesso si porta a casa quasi due milioni mentre Michele Santoro per la realizzazione di tre programmi intasca quasi tre milioni. Cifre milionarie anche per Piero Angela, Massimo Giletti e Michele Guardì.