Il magazine Rolling Stone ha negli scorsi giorni spaventato i fan de 'I simpson', dichiarando erroneamente che il cartone animato più famoso al mondo sarebbe terminato al termine di questa stagione (la 28esima, record per questo tipo di format). Fortunatamente il sito 'Tv By the numbers' ha fatto luce sulla vicenda affermando che la serie è stata rinnovata per altre due stagioni (29 e 30), poi il futuro sarebbe stato tutto da decidere.

Un colpo al cuore per diverse generazioni di ragazzi (ormai diventati uomini) che sono cresciuti guardando le stramberie di Homer e la sua famiglia.

Facebook è pieno di gruppi sui Simpson (come ad esempio Sacro Ordine dei Tagliapietre) dove gli utenti si divertono nel mostrare i momenti più buffi, cinici e spassosi della serie animata.

Quando sarà la fine dei Simpson?

Il suo creatore Matt Groening ha sempre definito Homer (nome di battesimo del padre e di suo figlio, ma senza nessun collegamento tra il personaggio e la famiglia del disegnatore) lo specchio dell'americano medio, pigro, di bassa cultura e menefreghista, a cui importa solo bere e mangiare stando seduto davanti alla televisione.

In realtà 'I Simpson' rappresentano uno spaccato della società non solo americana: una mente arguta riesce a cogliere l'ironia, il cinismo, la maleducazione dei suoi personaggi e delle situazioni che vivono all'interno di ogni puntata.

E' vero che le ultime stagioni non sono state per niente all'altezza della prima decina, ma Homer è talmente amato e rispettato dai suoi fan che lo si apprezza a prescindere. La famiglia Simpson ci ha regalato decine di ore di risate e buffe scenette che le generazioni moderne quasi non riescono nemmeno a percepire rivedendo le vecchie storie.

Solo gli over 30 possono fare un confronto su come si è evoluto lo schema narrativo e comico del cartone animato nel corso degli anni, ma nonostante questo tutti sperano in fondo che Homer e i residenti di Springfield non ci abbandonino mai. Tutte le cose belle prima o poi finiscono, ci auguriamo che la famiglia più pazza d'America continui però ad allietarci il più possibile, abituandoci ad un addio che prima o poi è giusto e pare sia inevitabile.