È successo di nuovo. Appena una settimana fa, in occasione della messa in onda del primo dei due nuovi episodi della serie più longeva della Rai Un covo di vipere, si era parlato del nuovo record d'ascolti ottenuto dalla fiction con protagonista Luca Zingaretti, il commissario di polizia più amato degli italiani.

Tuttavia, con l'episodio di ieri, Come voleva la prassi, la fiction, in onda dal 1999, ha superato se stessa, riuscendo a coinvolgere un pubblico di 11 milioni e 268 mila spettatori, pari al 44,1% di share. La serie, vero e proprio marchio di fabbrica della Rai, è ormai una sicurezza per quanto riguarda gli ascolti.

Nel corso degli ultimi 18 anni il personaggio creato da Camilleri è cresciuto assieme al proprio pubblico, che negli anni se n'è sempre più affezionato.

L'episodio

Come accade solitamente nella serie, l'episodio narra due racconti tratti da due raccolte edite a distanza di anni tra loro. Il principale, dal quale prende nome anche il titolo televisivo "Come voleva la prassi", racconta di una delle realtà più disumane dei giorni nostri, lo sfruttamento della prostituzione femminile. L'episodio, che comincia con il ritrovamento alquanto singolare di una giovane straniera stuprata e ferita a morte, ma in grado con le ultime forze di dare un importante indizio a Montalbano, prosegue in un'ambientazione quasi noir, in cui il commissario, oltre che a denunciare i sempiterni mafiosi locali "i Cuffaro", rischia la propria vita.

In questo episodio vengono affrontate delle tematiche tipiche dei romanzi di Camilleri con protagonista Montalbano: lo sfruttamento della prostituzione, il traffico di droga e la collusione tra mafia e politica. Nonostante l'efferatezza del crimine e l'importanza dei poteri forti coinvolti, Montalbano riuscirà ancora una volta a risolvere il caso, aiutato dai fedelissimi Augello e Fazio.

L'episodio parallelo, tratto dal racconto "La revisione" contenuto nella raccolta "Gli Arancini di Montalbano", vede nella figura dell'ex magistrato Leonardo Attard il protagonista in grado di incuriosire, semplicemente grazie alla propria distinta figura, Montalbano. L'episodio, dal sapore nostalgico anche grazie alla colonna sonora di Olivia Sellerio (membro della storica casa editrice con cui sono editi i romanzi di Montalbano), è in grado di far suscitare nel pubblico un sentimento di incondizionato affetto per l'integerrimo giudice.

Cosa che accade allo stesso Montalbano nella scena finale dell'episodio in cui scopre qualcosa di oscuro nel passato dell'ex giudice, nel frattempo passato a miglior vita in un misterioso incendio.

Ancora una volta la serie diretta da Alberto Sironi e interpretata magistralmente da Luca Zingaretti e dagli storici colleghi Cesare Bocci, Peppino Mazzotta e Angelo Russo, è stata premiata con l'affetto del pubblico che ormai vede nel commissario Montalbano "uno di famiglia".