L'amante di Lady Diana, James Hewitt, a trent'anni dalla sua relazione con la principessa, smentisce le voci riguardo la paternità del secondogenito di quella che avrebbe dovuto essere la futura regina d'Inghilterra, dichiarando ufficialmente: "Non sono il padre di Harry".

Le dichiarazioni di Hewitt

Fonti vicine alla principessa, darebbero per certo che Lady Diana e James Hewitt, si sarebero conosciuti prima della nascita del principe Harry. Ma il Maggiore dell'Esercito Britannico smentisce tale affermazione, asserendo di aver conosciuto la principessa, quando il suo secondogenito aveva già qualche anno.

Ad avvallare quanto espresso da Hewitt, ci sarebbero le dichiarazioni di Paul Burrell, guardia del corpo di Diana, il quale già da tempo, chiarì che i due si conobbero dopo la nascita del principe Harry.

A vent'anni dalla morte della principessa, Hewitt dunque ammette di aver avuto una relazione sentimentale con Lady D., ma respinge vigorosamente il vociferare dei rumors inglesi sulla sua presunta paternità riguardo Harry Windsor. Il Maggiore si dichiara amareggiato per le voci insistentemente circolate sulla vicenda, in quanto tale rumore intorno all'allora principino, lo avrebbe solo danneggiato sia moralmente che psicologicamente e continua a farlo tuttora, visto il continuo insistere dei rumors sul presunto rapporto di paternità biologica tra lui ed il principe.

La relazione tra Hewitt e Lady Diana

Stando alle dichiarazioni di Hewitt, lui e Lady D. si conobbero nel lontano 1986, quando Harry aveva due anni e la loro relazione durò cinque anni. Con tutta probabilità furono le vaghe somiglianze fisiche tra Hewitt ed Harry a fomentare l'ipotesi di una presunta paternità biologica del Maggiore Britannico.

James Hewitt ormai 58enne, ricorda teneramente la principessa, e ne parla come di una persona accattivante, affabile e semplice, della quale è impossibile dimenticarsi. Recentemente, i suoi due figli William ed Harry, per il ventennio della sua scomparsa, hanno pensato di far erigere una statua in suo onore.