Dopo la chiusura del programma "Parliamo Sabato", Paola Perego ha voluto dire la propria in un'intervista alle Iene. La conduttrice è stata abbondantemente criticata per aver trattato un argomento, in un modo considerato da molti come altamente sessista verso le donne. La discussione riguardava come fosse meglio scegliere una donna dell'est in confronto ad una italiana.

Nella discussione è stato sostenuto come le donne dell'est siano molto accondiscendenti verso gli uomini, a differenza delle donne italiane. Tutto questo ha scatenato la baraonda che si trascina dietro il programma condotto da Paola Perego.

Addirittura, la presidente della camera Laura Boldrini si è scagliata contro la presentatrice, scrivendo sul proprio profilo Facebook:

"È inaccettabile che in un programma televisivo le donne siano rappresentate come animali domestici di cui apprezzare mansuetudine, accondiscendenza, sottomissione. Questa vergognosa lista trasmessa durante la trasmissione 'Parliamone Sabato' è offensiva sicuramente nei confronti delle donne: quelle italiane che non sarebbero sufficientemente brave con i propri compagni e quelle dell'est descritte come dei peluche".

Paola Perego intervistata alle Iene

La conduttrice durante la puntata delle Iene ha deciso di controbattere alle critiche. Intervistata da Sabrina Nobile, la Perego si è liberata dei suoi rospi e ha affermato di essere stata usata: "Hanno chiuso il programma e adesso credo che rescinderanno anche il mio contratto, ma questo non è un problema.

Io non sono quella persona che stanno descrivendo e chi mi conosce lo sa. Mi hanno messo in mezzo in una cosa più grande di me, sto male più per tutte le persone che, fidandosi di me, mi hanno seguita in questo programma che per me stessa".

Poi, proseguendo come un fiume in piena, dice: "Non ho ancora metabolizzato, non riesco a capire bene cos'è questa violenza contro di me, una violenza terribile, brutta.

Non me la merito, io credo di essere una brava persona". Paola Perego, durante l'intervista accusato anche il direttore della RAI, affermando come lui fosse a conoscenza dell'argomento trattato in trasmissione.

La RAI ha voluto subito smentire la conduttrice: "È assolutamente falsa l'affermazione secondo cui il direttore Andrea Fabiano avesse autorizzato o fosse a conoscenza del contenuto che poi è andato in onda. Ribadiamo che era inaccettabile e non era servizio pubblico".