I legali di Bruno Vespa hanno lavorato e hanno trovato un cavillo che potrebbe far saltare il tetto agli stipendi degli artisti che lavorano in Rai. E' quanto afferma il quotidiano La Repubblica, il quale in un articolo spiega che la norma salvacompensi è contenuta nell'articolo 3, comma 44, della legge 244 del dicembre 2007, la quale prevede che ci sia un limite massimo ai compensi dei dipendenti in società a totale o a prevalente partecipazione pubblica”, prevedendo una eccezione per coloro che offrono una “prestazione artistica o professionale che consenta di competere sul mercato in condizioni di effettiva concorrenza”; questa norma offrirebbe al governo la scappatoia per aggirare l'applicazione del tetto ai compensi degli artisti della Rai in merito al quale ha espresso molte perplessità l'Avvocatura dello Stato.

L'opinione di Massimo Giletti

In ogni caso ancora non ci sono certezze in merito e continuano le opinioni in merito al tetto agli stipendi; Massimo Giletti in una intervista al Corriere della Seravha affermato che penserebbe di lasciare la Rai, nel caso in cui esso fosse confermato. Il conduttore de “L'Arena” ha argomentato che non si dovrebbe discutere del guadagno di un artista, ma focalizzare il discorso sui costi e i ricavi in termini di raccolta pubblicitaria di un programma televisivo; Giletti ha spiegato che i volti televisivi non hanno tutti lo stesso valore, ma ognuno di essi ha una storia professionale, la quale influenza il grado di riconoscibilità e credibilità presso il pubblico; inoltre egli ha concluso dicendo che il tetto ai compensi potrebbe essere un problema per la sopravvivenza della Rai, dal momento nessun grosso manager sarebbe interessato a dirigere a quelle cifre una azienda che fattura oltre due miliardi di euro.

La Clerici andrebbe via se il tetto agli stipendi fosse confermato

Se il tetto dovesse essere confermato sarebbero molte le star della Rai pronti a fare la valigie; una di esse sarebbe Antonella Clerici, la quale sarebbe tentata di approdare sul canale Nove seguendo l'esempio di Maurizio Crozza e rinunciando ad un contratto di tre milioni di euro; un personaggio che resterà sicuramente è Lucia Annunziata, la quale ha adeguato dall'inizio del mese di Aprile i suoi compensi al tetto imposto dalla legge.