Flavio Briatore torna a far parlare di sè non per una notizia di gossip ma per reati fiscali. Il pm ha chiesto 4 anni di reclusione all'imprenditore per frode fiscale. Intanto non si placano le polemiche sul suo conto, soprattutto per le sue dichiarazioni contro la povertà. I media non sono dalla sua parte e ora arriva anche una presunta condanna, chissà quale sarà la reazione dei social?

La polemica sui media

Flavio Briatore in questi ultimi mesi è al centro del gossip per la presunta fine del suo matrimonio. Elisabetta Gregoraci ha dichiarato di non voler postare foto in compagnia di suo marito.

Quello che dovrebbe essere una scelta reciproca, per gli addetti ai lavori è il primo indizio di un matrimonio che sta arrivando al capolinea. Nulla sono servite le smentite del marito. Flavio però è stato attaccato dai social per le sue pesanti dichiarazioni rilasciate durante la trasmissione Tiki Taka in cui ha attaccato gli ospiti in studio e ostentato la sua ricchezza, a discapito delle classi sociali meno privilegiate. In un momento di crisi dove molte famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese, Briatore invita la gente a darsi da fare per raggiungere la sua ricchezza. In molti si domandano come abbia fatto ad accumulare nella sua vita un patrimonio stimato in 200 milioni di dollari, fortuna o intuito?

Dopo la richiesta in appello di quattro anni di reclusione sono in molti a malignare.

La questione Force Blue

L'imprenditore rischia una condanna a quattro anni di reclusione. La richiesta è stata avanzata nel processo di appello. L'accusa è di reati fiscali ai danni dello stato per 3,6 milioni di euro. Nel Maggio 2010 la Finanza ha sequestrato lo yacht Force Blue al largo della Spezia.

Le accuse sono abbastanza gravi, pare che il mega-yacht sia stato utilizzato in acque territoriali italiane per simulare un'attività di noleggio che avrebbe consentito l'impiego del Force Blue per uso diportistico. Il fatto sarebbe accaduto dal Luglio 2006 al Maggio 2010. Durante questa attività, non sarebbe stata versata l'iva all'importazione per 3,6 milioni di euro.

Oltretutto si aggiungerebbe l'aggravante di aver indicato il carburante esente dalle accise, mentre invece doveva essere assoggettato alle dovute imposte. Il processo sarà ripreso il 30 Maggio. Nel frattempo l'imprenditore non cessa di esternare uscite sorprendenti come quella all'Università Bocconi dove rivolgendosi agli studenti, ha suggerito di fare i camerieri nei suoi locali, perché le mance alte permetterebbero a molti di loro di diventare ricchi.