Accelerare il decesso di un malato terminale per un pugno di euro. Il macabro affare è stato portato alla ribalta da Le Iene nelle puntate del 21 e del 24 maggio. Secondo quanto ricostruito nel servizio Roberta Rei il business va avanti da diversi anni. 'Per motivi legali abbiamo dovuto rendere irriconoscibili luoghi e personaggi legati alla gravissima vicenda'. L'inviata ha precisato che i fatti denunciati sono di una gravità inaudita e potrebbero far luce su una decina di Morte sospette. Nel caso specifico è stato rilevato che gli operatori del soccorso acceleravano la morte di persone in fin di vita.

'La gente non moriva per mano di Dio ma siccome era in agonia anticipavano il decesso'. Il testimone in incognito ha affermato che la pratica mortale veniva portata a termine da uno dei soccorritori iniettando dell'aria nel sangue del paziente. 'I boss mettevano le persone sull'ambulanza: uno andava dietro e l'altro guidava'. Marco ha riferito che la coppia produceva soldi e morte.

'Immettevano dell'aria nelle vene'

'Il denaro andava all'organizzazione criminale'. L'uomo ha spiegato il metodo utilizzato dall'organizzazione: 'L'operatore entra in azione dopo che il medico comunica alla famiglia che il paziente è in agonia e che è meglio che rientri a casa'. In seguito è stato precisato che il soccorritore in servizio all'ospedale si accorda con i congiunti per il trasporto.

'Nel corso del tragitto dall'ospedale a casa viene effettuata la siringa mortale'. Successivamente viene comunicata la notizia del decesso alla famiglia del malato. 'Approfittando del momento di debolezza l'autista ottiene il via libera dai congiunti per organizzare il funerale'. A questo punto l'operatore sanitario contatta l'agenzia funebre per mettersi d'accordo sul prezzo ed incassa dai parenti del defunto anche un piccolo 'regalo' per il servizio prestato.

'In pratica vendono un funerale ed inoltre vengono pagati per il trasporto e la vestizione del morte'. Il testimone ha precisato che si tratta di un affare da trecento euro.

'Funerale offerto alla ditta che pagava di più'

'Qualche volta ho anche assistito di persona a questo macabro rituale'. Il business con le pompe funebri è stato confermato anche da Mattia: 'In pratica la ditta che offriva di più aveva il funerale garantito'.

Il testimone ha sottolineato che nell'ambulanza della morte si verificavano cose terribili. L'inviata de Le Iene ha riferito di aver presentato insieme ad un testimone oculare esposto alla Procura della Repubblica per accertare i fatti esposti in puntata. 'Non ho denunciato prima perché temevo mi succedesse qualcosa di brutto'. L'uomo ha spiegato di aver avuto dei rimorsi di conoscenza dopo aver visto morire il papà di un caro amico. 'Il servizio de Le Iene mi ha dato la forza per presentarmi davanti all'autorità giudiziaria'.