Fabrizio Corona perde il controllo davanti ai magistrati, a Milano, e grida: "Vergogna, voglio giustizia". Questa è la scena a cui hanno assistito molte persone, nelle ultime ore, durante il processo che vede imputato l'ex paparazzo per l'ingente somma di denaro ritrovata nel controsoffitto di Francesca Persi, ex collaboratrice di Corona, e in due cassette di sicurezza in Austria. Sembra che Fabrizio Corona sia sbottato quando l'accusa ha portato altri documenti. Il 43enne è stato dapprima allontanato dall'aula e poi riammesso. A scusarsi, per lui, è stata la difesa.

Recentemente, Corona ha protestato più volte per presunti errori della Procura e della Polizia nell'inchiesta.

Il pm ha chiesto 5 anni di reclusione per Corona

Quando il pm ha portato in aula altra documentazione, Fabrizio Corona non si è saputo contenere ed ha iniziato ad urlare. Il presidente del Tribunale, Guido Salvini, ha disposto la sospensione dell'udienza, rivolgendosi all'ex fotografo con queste parole: "Corona, questa è un'udienza importante per lei, stia tranquillo". Il 43enne è stato successivamente riammesso in aula. Salvini, prima di disporre il riavvio dell'udienza, ha chiesto a Ivano Chiesa, legale di Corona, se il suo assistito volesse prendere parte serenamente e correttamente alla discussione.

Chiesa ha risposto affermativamente, aggiungendo che Fabrizio aveva perso la pazienza. L'udienza è ripresa e il pm Alessandra Dolci ha chiesto 5 anni di reclusione per l'ex re dei paparazzi, che deve rispondere dei seguenti reati: intestazione fittizia di beni, violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Chiesti 2 anni e 4 mesi per Francesca Persi

Durante la requisitoria, il pm Dolci ha spiegato che Fabrizio Corona avrebbe nascosto i 2,6 milioni di euro nel controsoffitto della Persi e nelle cassette di sicurezza in Austria, intestando tutto quel denaro alla storica collaboratrice, per eludere i controlli dei magistrati e il sequestro.

Lo scopo del pm è stato quello di "scardinare" l'impianto della difesa, secondo cui tutti quei soldi sarebbero stati solamente affidati alla Persi. Insomma, l'ex paparazzo non avrebbe voluto rendere tracciabile tutto quel denaro. La pubblica accusa, dunque, chiede 5 anni di reclusione per il celebre 43enne. Inferiore, invece, la pena richiesta per la collaboratrice Francesca Persi: 2 anni e 4 mesi. Il pm ha anche chiesto il rinvio degli atti alla Procura affinché l'ex paparazzo venga indagato anche per appropriazione indebita ai danni della sua società Atena.