Negli Stati Uniti il film in proiezione da 5 settimane ha incassato la cifra di 334,9 milioni di dollari e gli incassi settimanali ancora consistenti potrebbero portare tale cifra intorno ai 400 milioni, un vero successo per un super eroe tutto al femminile. Il personaggio creato nel 1941 da William Marston, fa parte dell'universo DC comics come Batman e Superman e sta avendo al botteghino lo stesso successo dei suoi colleghi super eroi. Ad interpretare Wonder Woman è l'attrice modella Israeliana Gal Gadot, somigliante in maniera incredibile al fumetto originale.

Anche la trama del film rispecchia in maniera fedele le caratteristiche del fumetto. La storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale, ci sono in questo delle analogie con un altro super eroe appartenente all'universo Marvel, parliamo di Capitan America. In pratica questo primo film di Wonder Woman serve a proiettare il personaggio nel futuro fino ad arrivare ai nostri giorni. Capitan America grazie alla sua ibernazione, Wonder Woman grazie al fatto di essere la figlia di Zeus, quindi una semi-dea. Il nemico non poteva essere che un'altra divinità, parliamo del suo fratellastro Ares, Dio della guerra.

Il film appare come un inno ad una forma di pacifismo leggermente diverso da quello a cui siamo abituati, nel senso che sicuramente la guerra è vista come qualcosa di tragico e che deve essere eliminata ma non siamo in presenza di un pacifismo senza sé e senza ma.

La nostra eroina sente che deve combattere, è disposta a sacrificarsi perché è la cosa giusta, i buoni fanno quello, combattono se necessario, non si voltano da un'altra parte, scendono in campo ed è quello che fa la principessa delle Amazzoni Diana: lascia il suo fantastico mondo per seguire un pilota di aerei convinta che per poter portare la pace nel mondo sia necessario sconfiggere ciò che la provoca, nel film il Dio della guerra Ares, ma chiunque può vedere la causa che meglio preferisce.

Ares nel film aiuta semplicemente gli umani a seguire i propri istinti le proprie follie e ambizioni, si limita a suggerire delle soluzioni a dare delle piccole spinte, poi saranno gli umani a fare il resto, ma tra quei stessi umani ci sono personaggi disposti a sacrificarsi a non girarsi dall'altra parte e non necessariamente sono eroi, sono solo persone che capiscono che a volte non si piò non agire.

Bisogna lottare per arrivare alla pace, niente è scontato, la natura umana è capace sia amare ma anche di odiare e l'odio va combattuto con la forza dell'amore, del sacrificio e dell'esempio ma anche con le armi. I buoni sono dalla parte giusta della storia, ma quegli stessi buoni che combattono contro i tedeschi che hanno anche sterminato gli ebrei. Tutto è troppo complicato, non basta uccidere Ares per vincere la "guerra".