Nel corso della puntata del 19 novembre Dino Giarrusso ha precisato che Le Iene si occuperanno per l’ultima volta del caso Fausto Brizzi. 'È giusto che di questa brutta vicenda si tratti nelle aule di tribunale'. Successivamente sono state mandate in onda alcune testimonianze di attori che hanno difeso il regista e riproposto le dichiarazioni del legale di Brizzi che ha spiegato che il suo assistito non ha mai avuto rapporti intimi non consenzienti. Dall'altra parte Giarrusso ha precisato che non poteva essere ignorata la gravità dei racconti di dieci ragazze che non si conoscono tra di loro.

‘È semplicemente diritto di cronaca’. Di seguito sono stati mandati in onda alcuni stralci delle dichiarazioni di altre cinque attrici che riferiscono di aver ricevuto pesanti avance sessuali e molestie. Sulla questione è intervenuta l’avvocato Giulia Buongiorno che dopo aver visionato i filmati ha ribadito l’invito alle donne a denunciare. ‘Dobbiamo avere fiducia nella capacità dell’autorità giudiziaria di accertare questi fatti’.

'I messaggi telefonici sono prove'

Il noto legale ha spiegato che violenza sessuale non si esplica soltanto con l’atto della penetrazione. ‘Ci sono tantissime altre condotte: dall'essere spogliate fino all'essere costrette a toccare o ad assistere atti di autoerotismo’.

L’avvocato Buongiorno ha sottolineato che in tutti questi casi è possibile denunciare. ‘Queste ragazze hanno trovato la forza di fare una denuncia pubblica e questo è già importante perché stiamo facendo emergere un tema. Ora occorre anche una verifica giudiziale’. L'avvocato ha affermato che le ragazze non devono avere paura: ‘Altrimenti il dubbio è che non sia vero quello che sia detto.

Tra l’altro alcune di queste condotte potrebbero integrare altri reati come la violenza privata’. La penalista palermitana ha spiegato che anche i messaggi telefonici sono prove.

'Basta vicende mediatiche, andiamo in tribunale'

‘Se le narrazioni sono più di una e sono coincidenti, se non c’è un complotto, l’unione fa una prova straordinaria’.

Giulia Buongiorno ha spiegato che ci sono tantissime associazione che si occupano di questo tipo di reato gratuitamente. ‘Mi occupo di questo tipo di reati con Michelle Hunziker attraverso la Onlus Doppia Difesa. Basta con le vicende mediatiche, andiamo in tribunale’. Giarrusso ha chiuso il servizio affermando che il caso potrebbe proseguire nelle aule di giustizia o per la denuncia delle ragazze o per la querela per diffamazione di Brizzi.