L'enorme successo mediatico della serie televisiva Gomorra ha inevitabilmente scatenato numerose polemiche durante gli anni. Ogni stagione (al momento è in corso la terza) è stata accompagnata sia da plausi ed encomi da parte di critica e fan, che da accuse da parte degli haters. Molti telespettatori partenopei, infatti, sono delusi dal fatto che venga data, secondo loro, una rappresentazione sbagliata delle periferie napoletane e che questo incida anche sull'immagine di Napoli e della Campania in generale.

Le recenti polemiche dei magistrati

Nei giorni scorsi, la bocciatura all'amata serie televisiva è arrivata direttamente da tre importanti magistrati italiani: Nicola Grattieri, Federico Cafiero De Raho e Giuseppe Borrelli.

I procuratori, pur riconoscendo in Gomorra un eccellente prodotto televisivo, lo hanno classificato come pericoloso in quanto umanizzerebbe troppo i personaggi legati al malaffare e alla malavita campana. Il rischio, seguendo i loro ragionamenti, è quello di creare empatia tra gli antieroi della fiction ed i telespettatori. Grattieri, Cafiero De Raho e Borrelli, quindi, sconsigliano la visione delle storie legate alla famiglia Savastano in quanto diseducative. Queste parole hanno creato diversi rumors sulla rete e molti fan si sono sentiti rappresentati dalla risposta di Marco D'Amore (Ciro Di Marzio nella narrazione), il quale, oltre a dichiarare che in realtà Gomorra è una denuncia, mette in guardia dal pericolo della censura.

Sul sito di Panorama le 4 motivazioni per guardare Gomorra

Il primo motivo è legato ad una profonda riflessione sulle vicende interne alla narrazione, cioè che il male non paga. In Gomorra, infatti, i protagonisti non vincono mai: dal carcere alla perdita degli affetti, dalla solitudine alla morte, Genny, Ciro, Pietro e gli altri vengono continuamente colpiti da disgrazie, causate dalle loro cattive azioni, quasi come fosse un progetto del karma.

Il secondo motivo è che - nella realtà - i personaggi descritti sono crudeli e privi di umanità, raccontando perfettamente la malvagità e la ferocia che c'è dietro alla macchina della malavita organizzata. Il terzo motivo per appassionarsi alla serie televisiva trasmessa su Sky Atlantic è la denuncia: l'influenza di Saviano e la fedeltà con cui vengono copiati alcuni avvenimenti di cronaca e gli atti processuali portano il telespettatore a riflettere su un mondo che forse prima non conosceva.

L'ultima, ma non per importanza, motivazione per guardare la storia della famiglia Savastano è assolutamente la grande qualità del prodotto cinematografico, dalla regia all'interpretazione magistrale degli attori. Queste caratteristiche hanno portato Gomorra ad essere apprezzata anche all'estero, soprattutto negli Stati Uniti.