Lavori in corso a Sanremo. Mentre siamo ancora tutti in attesa di sapere chi sarà il “Banderas italiano” – l'attore, ancora misterioso, che condurrà insieme al direttore artistico Claudio baglioni e a Michelle Hunziker la prossima edizione del Festival – l'Ariston si allarga. Infatti la famiglia Vacchino, proprietaria del teatro, ha acquistato un edificio adiacente per estendere gli spazi a disposizione con nuovi camerini, sale riunioni e locali per la logistica. In questo modo si cerca venire incontro alle esigenze della Rai che da anni lamenta l’inadeguatezza della struttura per un evento così importante.

L'allestimento delle nuove aree è già cominciato, in modo che tutto sia pronto per il prossimo febbraio.

L’annuncio dei cantanti in gara

Presto sapremo quali cantanti usufruiranno dei nuovi camerini: infatti è previsto per il prossimo 15 dicembre Sarà Sanremo, il programma in cui saranno annunciati i nomi di tutti i protagonisti della rassegna. A condurre la serata Claudia Gerini e Federico Russo e non, come era inizialmente trapelato, Ambra Angiolini. L’attrice, invece, farà parte di una giuria televisiva che parteciperà alla scelta dei sei giovani che, insieme ai due di Area Sanremo, formeranno il cast delle Nuove Proposte 2018. Insieme a lei, saranno chiamati ad esprimere un parere Gabriele Salvatores, Piero Pelù, Irene Grandi e Francesco Facchinetti, in quella che sembra una formula ripresa da altri talent show di successo.

Infatti avrà diritto di parola anche la commissione artistica che ha selezionato gli interpreti ed il pubblico attraverso l'immancabile televoto.

Nuovi criteri di selezione

Ma il momento più atteso della serata sarà senza dubbio l’annuncio dei Big in gara: nelle scorse settimane sono stati fatti tanti nomi. Tuttavia sembra ancora più interessante il criterio del tutto nuovo seguito da Claudio Baglioni e dagli altri membri della commissione, composta anche da Claudio Fasulo, Massimo Giuliano, Massimo Martelli, Duccio Forzano e Geoff Westley.

Infatti si è scelto di dare spazio esclusivamente a chi possa vantare una carriera significativa, evitando progetti estemporanei, come certi improbabili duetti visti negli ultimi anni, oppure rimandando a casa cantanti alla prima grande esperienza, anche se resi popolari da un talent. Quindi, per intenderci, niente Maneskin a Sanremo, anche se dovessero vincere X Factor.

Analogamente, dalle prime indiscrezioni, sembra che non ci sarà molto spazio per il rap, così come non si andrà a cercare a tutti i costi il tormentone radiofonico, a differenza di quanto amava fare il predecessore Carlo Conti. Altra caratteristica della selezione sembra essere il voler privilegiare l’originalità delle proposte: così potremo sentire cantare in italiano interpreti e gruppi che normalmente utilizzano l’inglese o vedere cantautori rock esibirsi in brani sinfonici. E si preannuncia qualche gradito ritorno al Festival di vincitori del passato, da tempo lontani dall’Ariston. Infine, Ornella Vanoni: pare che a 83 anni la cantante voglia ancora mettersi in gioco e regalarsi una partecipazione non da super-ospite, ma in competizione con i colleghi, approfittando del fatto che quest’anno sono state abolite le eliminazioni, che nelle ultime edizioni avevano penalizzato proprio gli artisti più maturi.