Un centinaio di donne dello spettacolo lanciano un appello in controtendenza sul caso delle molestie sessuali. Fra queste la più nota e affermata è sicuramente Catherine Denevue. Pur riconoscendo in maniera netta la validità delle tesi femminili e il sacrosanto diritto di essere tutelate, oltre a condividere la battaglia contro gli abusi, le firmatarie invitano a non drammatizzare alcuni episodi. In particolare, puntano il dito su tutte quelle situazioni che hanno messo alla gogna uomini, padri di famiglia, lavoratori che hanno solo avuto la colpa di toccare magari un ginocchio.

Molti di loro sono stati licenziati e additati chissà per quale reato. Gli altri casi a cui la Denevue e le altre donne dello spettacolo fanno riferimento sono quelli relativi a quando l'uomo cerca di strappare un bacio, a quando parla di cose intime in cene di lavoro, a quando manda messaggi a sfondo sessuale ad una donna che non ricambia l'interesse. Catherine Denevue ci tiene a fare una distinzione netta tra ciò che è una vera e reale violenza sessuale e ciò che può rappresentare un tentativo di approccio verso una donna. Afferma inoltre che le donne sono troppo intelligenti per confondere un tentativo di molestia sessuale con un tentativo di rimorchiare e di provarci. Ci potrebbe essere il contraccolpo nell'uomo che, per paura di essere additato e accusato, magari non lancia più messaggi chiari e inequivocabili del suo desiderio verso la donna.

Dice, inoltre, di non riconoscersi in questo femminismo ottuso e che sono altra cosa le battaglie vere e sacrosante per la libertà e la difesa delle donne da stupri e abusi.

Chi è Catherine Denevue

Catherine Denevue è un'attrice francese e ambasciatrice dell'UNESCO. E' considerata una delle attrici più importanti del Cinema francese.

Tanti i film di cui è stata protagonista e i premi cinematografici vinti. Tra i film interpretati, ricordiamo: "Le collegiali", "Il vizio e la virtù", "Ossessione nuda", "Bella di giorno", "Tempo d'amore", "Appuntamento con l'assassino", "Miriam si sveglia a mezzanotte", "Speriamo che sia femmina", "Dancer in the dark", "8 donne e un mistero".

Ha vinto due Cesar con i film "L'ultimo metrò" e "Indocina", entrambi come miglior attrice protagonista. Ha vinto un David di Donatello sempre con il film "L'ultimo metrò", come attrice protagonista straniera. Ha vinto diversi premi alla Mostra del Cinema di Venezia e al Festival Internazionale di Berlino. Diverse le candidature agli Oscar.