Dylan Farrow, la figlia adottiva di woody allen e Mia Farrow è apparsa sulla Tv americana CBS This Morning per raccontare tra le lacrime che suo padre le ha usato violenza quando lei aveva appena sette anni. Ha detto alla giornalista Gayle King di essere molto "arrabbiata" e profondamente “ferita” perché non viene creduta. Ha lamentato di essere stata considerata una “miscredente” e “messa da parte" da chi avrebbe dovuto invece ascoltare il suo grido di dolore e condannare il suo aggressore.

Dylan Farrow oggi ha 32 anni, ed era stata adottata quando aveva due settimane dalla madre Mia e poi nel 1991 anche da Woody Allen.

Ricostruendo oggi quell’episodio, durante l’intervista alla CBS, Dylan Farrow ha raccontato di esser stata condotta dal padre Woody in soffitta, per allontanarla dalla babysitter a cui era stato ordinato dalla madre di non lasciarla mai da sola con il genitore. E in soffitta il regista avrebbe fatto sdraiare sullo stomaco la bambina e, mentre lei giocava spensieratamente con un trenino, l’avrebbe molestata e aggredita, toccandole le parti intime. Dell’episodio è venuta a conoscenza la madre, Mia, che ha condotto la figlia per due volte da un pediatra e nel secondo incontro Dylan ha descritto anche al medico quella molestia.

Allen prosciolto da ogni accusa nel 1992, ma Dylan continua ad accusarlo

Così già nel 1992 il regista Allen è stato indagato su richiesta della Farrow, ma allora il pubblico ministero ha archiviato la denuncia ritenendo che fosse infondata e del tutto fabbricata dall’accusatrice, così come sosteneva il cineasta. Allen sosteneva che quelle accuse nascessero nel contesto di aspro conflitto legale nel periodo della loro separazione per la custodia esclusiva dei figli.

La vicenda e le accuse vennero allora divulgate da Vanity Fair e suscitarono molto scandalo, non solo negli Stati Uniti, ma poi sulla scabrosa storia è calato il silenzio.

Ma nel 2014 Dylan Farrow era tornata sulla dolorosa vicenda, facendo pubblicare una lettera aperta dal New York Times in cui sosteneva che stata molestata da Allen.

E anche allora il regista reagì duramente, definendo "false e vergognose" quelle accuse. Infine proprio molto recentemente, in occasione della cerimonia di premiazione dei Golden Globe della scorsa settimana, Dylan Farrow ha diffuso alcuni tweet per tornare all’attacco, definendo Allen un "predatore".

La replica di Woody Allen

Immediata e secca la replica di Allen alla Cbs. Il regista nega decisamente gli abusi, ricorda che ogni indagine lo ha discoplato e chiama sua difesa l’altro figlio adottivo, Moses, che ha più volte sostenuto che la madre, l’attrice Mia Farroiw, ha cercato in ogni modo di plagiare Dylan, convincendola che Woody fosse un ignobile predatore di bambini ed evidentemente sarebbe riuscita nello scopo anche perché allora la bambina era particolarmente vulnerabile e potè essere ben istruita a raccontare quella storia da una madre che allora era in via di separazione dal marito.

Woody Allen ha inoltre accusato la figlia di usare “cinicamente" il movimento di "Time's Up" di Hollywood per tornare a denigrarlo oggi, quando negli Usa divampa la polemica sugli scandali per molestie. Time’s Up, letteralmente “tempo scaduto” è l’iniziativa lanciata da più di trecento donne dello spettacolo che hanno cominciato a denunciare le violazioni e le molestie subite.