Rendere visibile a quante più persone possibile il lato più profondo e vivo di venezia, la faccia più sincera e pura del centro storico e dei suoi tesori, è l’obiettivo al contempo importante e ambizioso che si è posto la giovane, ma già affermata piattaforma web “Venezia Autentica”. Dotato, da domenica 11 settembre, oltre che delle pagine social di Facebook e Twitter dalle quali ha mosso i primi passi, anche di un sito web dedicato, quest’organo di promozione culturale, turistica e imprenditoriale è stato fondato dal venezianoSebastian Fagarazzi e dalla sua compagna Valeria Duflot, di nazionalità francese, ma da oltre un anno residente nell’isola.

Sin dai primi momenti i due giovani hanno capito che per condurre un’operazione tanto importante e complessa era necessario dedicarvisi a tempo pieno, trasformando quell’idea in un vero e proprio mestiere.

Gli inizi

Con un patrimonio in costante espansione che al momento consta di 303 pagine digitali, 87 attività locali analizzate e suggerite e 1848 contenuti tra immagini e video, Venezia Autentica risulta un prezioso strumento per quei visitatori che vogliono approcciarsi ad una città tanto meravigliosa quanto complessa in modo assennato e sensibile, una disposizione d’animo indispensabile per goderne appieno la bellezza e l'intima essenza. Ne abbiamo parlato con Sebastian, partendo ovviamente dall’inizio.

Quando e come è nato il progetto?

«Il primo seme dell’idea l’ha piantato Valeria ad aprile dello scorso anno. Era il 25esimo anniversario della Liberazione a livello nazionale, che qui a Venezia coincide con un’altra ricorrenza molto importante per la città, la Festa di San Marco, uno straordinario evento che unisce l’omaggio al Patrono, l’elogio all’isola e alla sua storia e un immancabile tocco romantico grazie alla tradizione del bòcolo, il dono di un bocciolo di rosa alla propria fidanzata o moglie.

Valeria si è resa conto che l’affetto per la città non era una condizione particolare della mia famiglia, ma un sentimento condiviso da tutta la comunità degli abitanti: questo è stato lo spunto iniziale per la pianificazione di una piattaforma informativa che mettesse in contatto diretto visitatori e residenti».

Sguardo al futuro

Ultimamente è salita all’onore delle cronache con particolare vigore la questione della gestione del Turismo. Che ruolo gioca Venezia Autentica?

«Il settore terziario e turistico nella fattispecie è per la città una risorsa primaria, fondamentale, e da veneziano non posso che essere orgoglioso della straordinaria bellezza del luogo in cui abito e del fatto che in tanti vogliano ammirarla. Per quanto riguarda la tematica della gestione dei flussi bisogna distinguere tra turismo responsabile e turismo sostenibile. Responsabilizzare chi arriva è proprio l’obiettivo di Venezia Autentica: svelare ai visitatori quali luoghi esterni ai percorsi canonici meritano di essere visti e vissuti, come approcciarsi ai particolari mezzi di trasporto acqueo, dove poter gustare i cibi della tradizione più appetitosi e a quali attività commerciali rivolgersi senza incorrere in una truffa.

Rendere sostenibile il turismo, invece, è appannaggio delle strutture amministrative, locali e nazionali . Noi cittadini abbiamo il compito di fare pressione perché gli enti pubblici ricoprano efficacemente il proprio ruolo».

Un turismo responsabile che gioverebbe a tutti...

«Certamente. Se riuscissimo a far comprendere l'importanza di un turismo responsabile anche "solo" al 10% dei turisti che vengono a Venezia, significherebbe avere milioni di persone che sceglieranno di visitare luoghi magnifici e al contempo di spendere nelle cellule fondamentalidella città, dal negozio d’artigianato al Mercato di Rialto. In un momento in cui chi cerca di offrire autenticità fa molti sacrifici e si trova in difficoltà, potrebbe fare nell’immediato la differenza tra il chiudere la propria attività e il riuscire a sopravvivere».