Se si visita Mosca non si può non visitare il Museo delle Scienze, dove si vedono i progressi nella ricerca e nella tecnologia dell'ex URSS, comprese naturalmente le testimonianze dei viaggi spaziali. Spostandosi un po' verso il corso del Volga si può raggiungere Saratov, la città dove nacque, studiò e abitò il protagonista incontrastato dell'avventura sovietica nello spazio: Yuri Gagarin.

Una cittadina appartata con hotel confortevoli e ristoranti di lusso

Saratov è molto tranquilla, forse fin troppo. Però ha un enorme pregio: è un luogo dalla cucina superba.

Per esempio si possono mangiare piatti di pesce e carne cotti a carbonella in romantici gazebo sulle rive del Volga. Di certo una passione per i golosi, magari anche nostalgici dell'epoca socialista, ma non necessariamente. La cucina infatti in questa città assomiglia a quella francese e internazionale ed è piacevolmente ricercata, senza eccessi (una cena sul fiume a lume di candela costa l'equivalente di 25 euro a persona).

Anche gli hotel di questa cittadina sono di ottimo livello, anche sui tre stelle, categoria media. Qui il turismo è discreto, c'è ma non si vede. Sembra un'oasi di pace. Si può comodamente camminare per tutta la città vedendo ad esempio degli empori o dei centri giovanili che potrebbero essere proprio scambiati per quelli dei tempi dell'URSS, da tanto semplici e spartani sono.

Ovviamente sono tutti dedicati alla memoria di Gagarin. Il carattere modesto rimane anche se l'economia russa è piuttosto dinamica, pur avendo risentito della crisi globale negli anni passati.

C'è chi, tra Italia e Russia, sceglie la patria di Gagarin

Non è difficile imbattersi in persone socievoli e disponibili a chiacchierare con il turista, come ad esempio una coppia di ragazzi con una figlia di ormai 13 anni, lui italiano e lei russa.

Erano giovani e lui si era proprio stabilito a Saratov, ormai stanco dell'andazzo in Italia, anche perché pensava di aver migliori prospettive economiche in Russia. Era bello sentir parlare italiano così lontano da casa, e vedere una bella famiglia composta da due coniugi di nazionalità diverse. Due popoli un tempo nemici, quello italiano e quello russo, che però oggi si rispettano (a parte qualche diceria e forse illusione di troppo).

Oggi forse con il Russiagate, nuove rivalità e inimicizie stanno nascendo. Sono vivi anche i timori di una politica aggressiva da parte di Vladimir Putin. Ma sicuramente al giorno d'oggi è meno facile convincere intere opinioni pubbliche a odiare un intero Paese, sia da noi che da loro, per fortuna.

Il museo delle esplorazioni spaziali sovietiche

Naturalmente non si può visitare Saratov senza andare nel Museo Gagarin: il primo uomo ad andare nello spazio è commemorato da un prototipo della navetta Vostok 1, con la quale l'astronauta rientrò sulla terra, forse in realtà con uno schianto che i sovietici avrebbero cercato di coprire, proprio a 40 km da Saratov, in una località dove sorge oggi un monumento commemorativo delle imprese spaziali russe: il villaggio di Kvasnikovka.

Il resto della visita Saratov consiste in tranquille passeggiate nel centro e sul lungofiume e in amene chiacchierate con gli abitanti del posto. Anche in questo caso tre giorni vanno benissimo per visitare la città.