"Per scoprire il senso più profondo di un luogo, è necessario dormire in una casa di quel luogo, non in un hotel internazionale" (Herman Hesse). E' con questa citazione che vorremmo proiettarvi nel cuore del tipo di 'viaggio' di cui andiamo a parlarvi.

Mater(i)a rocciosa

Ogni luogo insegna. Insegna, pur se appare immobile. E viaggiare significa imparare la lezione. Nessun altro luogo insegna come Matera. Eppure, nessun altro luogo appare più immobile. Un labirinto di roccia, un groviglio di abitazioni tufacee, una città di pietra. Un unicum che sembra sfidare la forza di gravità, uno scenario tanto articolato quanto omogeneo, una scenografia presepiale.

Questo luogo racconta di una civiltà rupestre che, con i sassi, le tipiche dimore materane, si è aperta e, contemporaneamente, chiusa al mondo.

I sassi, da vergogna nazionale a meta di un turismo di nicchia

Vivere Matera significa ascoltare la pietra: ogni sasso parla ed ognuno di essi ha una storia. Ed ecco, allora, il sasso-chiesa rupestre, il sasso-bottega artigiana, il sasso-rifugio di contadini e pastori. Ognuno di essi è un racconto millenario incastonato nella Basilicata più autentica. I sassi, per loro stessa costituzione, appaiono quasi sottosopra: fanno prepotentemente capolino dal sottosuolo, per poi insinuarsi in esso, diventando meandri cavernosi. Sassi, che sono stati faticosamente scavati dall'uomo e modellati dalla storia; sassi, che sono stati il giaciglio di chi sa cosa significa sacrificio e miseria; sassi, che, per le pessime condizioni igieniche in cui versavano, sono stati definiti "vergogna nazionale" da Palmiro Togliatti e sgomberati per mano di De Gasperi alla metà del XX secolo; sassi, che sono stati a lungo abbandonati e dimenticati; sassi, che, però, negli anni del boom economico italiano, hanno fatto breccia nel cuore dei registi del Bel Paese e, poi, in quello dei registi hollywoodiani; sassi che, negli anni '80 del '900, grazie ad interventi urbanistici e ad una legge speciale, si sono ripopolati; sassi che, oggi, non resistono, ma splendono.

Grotte da favola: non per un viaggio, ma per un'esperienza di viaggio

Meta di turismo di nicchia, destinazione agognata e sognata, i sassi di Matera, oggi, sono sede di hotel e ristoranti esclusivi. Ogni sasso, o meglio, ogni grotta, è un'esperienza a sé, frutto di attenti restauri conservativi, nel pieno rispetto del patrimonio culturale locale.

Angoli scavati nella roccia, eppure così intimi e caldi da avvolgere tutti e cinque i sensi. Nicchie naturali curate nei minimi dettagli, con arredi e complementi d'arredo dall'approccio rispettoso e minimalista. Luoghi che offrono la magia di un tuffo nel passato. Che sia la suite di un hotel o la sala di un ristorante, l'immersione nell'autenticità di questa perla d'Italia è assicurata.

Un Natale suggestivo

Un luogo così, nelle festività natalizie, non poteva che essere lo sfondo di uno dei presepi viventi più grandi e suggestivi al mondo. I sassi, nei weekend 29-30 dicembre 2017 e 6-7 gennaio 2018, ci porteranno nella Giudea di più di 2000 anni fa. Un percorso itinerante che si snoda nel ventre della roccia. Il cuore di Matera si farà teatro, pulsando pura magia.