Nel marzo 2009 entrò invigore in tutta Europa il divieto di sperimentare su cavie animali qualsiasitipo di prodotto cosmetico e di commercializzare quegli articoli cheprovenivano da territori al di fuori dell'UE e i cui effetti collaterali, alcontempo, fossero stati verificati sugli animali. Dal provvedimento, però,erano esclusi alcuni esami, come quelli che testano la tossicità riproduttiva,la tossicità ad uso prolungato e la tossicità tossicocinetica.

Da oggi, 11 marzo 2013,il divieto viene esteso anche a quei test: finalmente la bellezza non verrà piùassociata alla morte di migliaia di esseri del tutto innocenti.

Il provvedimento,raggiunto non senza sforzi, mira a lanciare la politica del"cruelty-free" al fine di sensibilizzare il consumatore: i testcondotti sugli animali risultano spesso di una brutalità lancinante epienamente evitabile. Non solo, le metodologie di sperimentazione alternativealla vivisezione sembrano anche essere più efficaci.

La LAV (Lega AntiVivisezione), da sempre impegnata nella lotta contro la vivisezione assiemealla ECEAE (European Coalition to End Animal Esperiments), festeggia con unamanifestazione in piazza del Pantheon, a Roma. Tra i motivi per festeggiare,anche la decisione della ditta fermaceutica Menarini-RTC di Pomezia dirinunciare alla sperimentazione su otto beagle che saranno invece affidati adamorevoli famiglie.

Si spera che questo siasolo uno dei tanti traguardi che prima gli animalisti e poi gli ambientalistisi propongono di raggiungere nel futuro immediato.