La piccola cittadina norvegese di Rjukan, 3.500 abitanti, distante circa 80 kilometri da Oslo, è inserita in una vallata circondata da alte montagne che impediscono al Sole di penetrare sino al centro abitato per quasi sei mesi all'anno.

Ora la la luce del sole è arrivata anche lì, grazie all'installazione a 450 metri di altezza sopra la città di tre maxi specchi rettangolari (500 metri quadrati in totale) che dirigono i raggi del sole riflessi verso la piazza centrale.



L'idea di portare la luce del Sole dove non riesce ad arrivare non è nuova. In Italia già esiste qualcosa di simile a Viganella, paese piemontese di circa duecento abitanti nei pressi di Domodossola (Verbano Brianza) dove nel 2006 specchi simili sono stati installati con succeso per vincere l'oscurità del posto.



L'ideatore di tale soluzione è un ingegnere di Stella (Savona): Emilio Barlocco, docente universitario ora in pensione. Egli ha raccontato, in un'intervista al quotidiano Il Secolo XIX, che i norvegesi si sono ispirati al suo progetto. Sono venuti a Viganella. Hanno fatto fotografie, si sono documentati, hanno sentito il sindaco ed anche lui. Ma poi hanno fatto tutto da soli. Barlocco si definisce solo un "ispiratore".



L'ingegnere ligure non vede i norvegesi come "imitatori", ma solo come tecnici che hanno preso spunto, si sono ispirati alla sua opera; la sua modestia lo fa sentire soltanto una sorta di consulente ed è lieto che il suo lavoro sia stato utile anche ad altri.

Noi possiamo solo applaudire ad un cervello che non si è dato alla fuga, ma che ha attratto stranieri per costruire un'opera che prende i raggi del Sole e li porta dove servono. Bravo Barlocco