Continua l'allarmismo intorno al Vesuvio, vulcano campano in attività. Le opinioni espresse da esimi studiosi, vulcanologi in primis, e le scosse di terremoto avvertite nei comuni più vicini al vulcano, stanno creando un certo allarme tra la popolazione.

Eruzione Vesuvio: il Vesuvio e le eruzioni più celebri e l'ultima.

Il Vesuvio è un vulcano quiescente dal 1944. Alto 1.281 metri, è l'unico vulcano di questo tipo attivo in tutta l'Europa continentale.

Le eruzioni più celebri del Vesuvio sono quelle del 79 d.C. (distrutte Stabia, Ercolano, Oplontis e Pompei), e del 1631 d.C.

(parzialmente distrutte Torre Annunziata, Resina, Portici, Ottaviano, Torre del Greco).

L'ultima eruzione in ordine di tempo è del 1944, in piena occupazione angloamericana durante la Seconda Guerra Mondiale.

Eruzione Vesuvio: il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo.

Il vulcanologo dell'Osservatorio Vesuviano Giuseppe Mastrolorenzo, uno dei massimi studiosi del Vesuvio, ha già lanciato l'allarme. Le sue parole 'Siamo su una bomba a orologeria che non lascerà scampo' sono chiare.

Eruzione Vesuvio: il vulcanologo Flavio Dobran.

Flavio Dobran, vulcanologo dell'Università di New York, in una sua pubblicazione recente ha scritto che il Vesuvio, quiescente dal 1944, data dell'ultima eruzione, improvvisamente erutterà in modo spaventoso per cui una colonna di gas, cenere e lapilli s'innalzerà sopra il cratere e valanghe di fuoco si riverseranno a velocità folle sul paesaggio sottostante in un raggio di 8 chilometri, facendo forse un milione di vittime umane in appena un quarto d'ora di tempo.

A chi gli ha chiesto, inevitabilmente, quando tutto ciò dovrebbe accadere, Flavio Dobran ha ribadito che certezze da questo punto di vista non possono essercene ma un'eruzione è comunque imminente. Se si accettano alcuni presupposti, per cui le eruzioni più distruttive avvengono mediamente ogni millennio e quelle di medie entità ogni cinquecento anni, poiché l'ultima eruzione del primo tipo risale ormai a quasi duemila anni fa (79 d.C.) e l'ultima del secondo tipo a circa quattrocento anni fa (1631 d.C.), tutto ciò può significare soltanto una cosa: il Vesuvio erutterà ancora e lo farà nel breve volgere di qualche anno, al massimo qualche decennio.

Eruzione Vesuvio: i problemi dell'evacuazione.

Le parole degli esperti sembrano volutamente catastrofiche perché evidentemente contengono anche una critica indiretta alle istituzioni. Perché se un'eruzione del Vesuvio, anche solo nelle ipotesi scientifiche, può produrre un numero così elevato di vittime, ciò è dovuto soltanto agli errori commessi e alle follie che sono state consentite e messe a tacere negli ultimi decenni.

Ora che le pendici del Vesuvio sono così antropizzate e caoticamente urbanizzate, ora che quei comuni estremamente popolosi già denunciano una congestione nella mobilità dovuta al traffico ordinario, ora che quelle zone dispongono di strade difficilmente percorribili in condizioni particolari, predisporre un piano di evacuazione sembra quasi impossibile. A questo punto, c'è solo da fare gli scongiuri.