È mistero per la Grande Piramide Egiza, "protagonista" di alcune anomalie termiche. A confermarlo il ministro delle Antichità del Cairo, Mamdouh el-Damaty che ha esaminato i blocchi di pietra di cui è costituita la Piramide di Cheope. Un gruppo di scienziati internazionali ha rivelato, dunque, che sulla facciata orientale della piramide sono riscontrabili alcune anomalie termiche a livello del terreno.

Avvalendosi del Progetto Scan Pyramids, gli studiosi sono giunti a confermare l’esistenza di blocchi di pietra la cui temperatura è più alta del normale.

Lo studio

Il gruppo di ricerca sostiene che la struttura della piramide probabilmente più nota e importante di Giza, quella di Cheope, presenta alcune anomalie termiche. Per verificare tali anomalie, gli scienziati internazionali si sono serviti di un metodo esplorativo, chiamato Progetto Scan Pyramids. Si tratta di uno studio innovativo, finanziato dal Governo egiziano, dall’Università del Cairo, insieme a quella del Canada, del Giappone e della Francia.

L’obiettivo è scoprire tutte le strutture nascoste, ovvero le stanze, i cunicoli o i corridoi, dei quali non si è mai venuti a conoscenza. Per scoprire cosa si nascondeva nella Piramide di Cheope, il team si è servito di alcuni strumenti tecnologici, come la radiografia a raggi cosmici, la fotogrammetria, la termografia a raggi infrarossi, lo scanner laser e le ricostruzioni 3D.

Grazie alla perseveranza degli scienziati e all’osservazione a raggi infrarossi, si è giunti alla conferma di come queste anomalie termiche siano una conseguenza dei diversi livelli di calore, che portano le tre differenti varietà di pietre ad avere una temperatura troppo elevata rispetto alla normalità. Inoltre, sempre i ricercatori del team internazionale hanno appurato che questi livelli di calore si registrano a seconda dell’intensità del calore del sole, ovvero quando questo è forte e quando al contrario è debole.

Secondo Mamdouh al-Damati, uno degli scienziati, tali anomalie si presentano in base ai vuoti, attraverso cui entrano forti venti, che portano alla formazione di sbalzi di temperatura.

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