[…] La piccola scatola racchiude nel suo segreto alcune rapide visioni che sono tesori: strana magia questa di fermare per sempre ciò che è stato un attimo fuggente della vita. (Guido Rey - Alpinismo acrobatico).

Con queste parole lo scrittore, fotografo e alpinista italiano Guido Rey descriveva poeticamente ciò che il fotografo, al di là della macchina fotografica, riesce a cogliere del mondo circostante: tesori ed immagini fuggenti della vita.

Ma cosa accade quando la natura si presta alla “magia” dell’uomo? Vi raccontiamo la storia di una volpe e del suo amico fotografo.

Una serie di pose irresistibili l’hanno resa senza ombra di dubbio la “stella” del Parco Nazionale d’abruzzo, Lazio e Molise (PNALM). Un appellativo a dir poco calzante per una volpe che sembra aspettare giorno dopo giorno l’obiettivo del suo “fotografo preferito” per essere immortalata in tutta la sua bellezza.

Gli scatti fortunati, realizzati tra febbraio e marzo 2017 dall’esperto di trekking ed escursionismo di Civitella Alfedena (AQ) Pietro Santucci, sono avvenuti tutti nell’area dove si incontrano i confini di tre regioni del centro Italia: Abruzzo, Lazio e Molise, ossia tra le foreste di faggio del Monte Meta, dove è possibile imbattersi in animali come l’orso marsicano, il camoscio appenninico, il lupo, l’aquila reale e la volpe.

Dunque è proprio uno dei più ricchi e suggestivi luoghi del Parco d'Abruzzo a fare da cornice paesaggistica ideale alle foto, divenute protagoniste di tre articoli pubblicati dal quotidiano on line la Repubblica.it e capaci di raggiungere in breve tempo migliaia di utenti dei social network, grazie alla condivisione di bacheca in bacheca ed alla carica di simpatia e curiosità che contraddistingue le tre immagini.

La prima, in ordine di tempo, ritrae la volpe mentre si dedica ad un pigro “stiracchiamento” sul soffice letto di neve. La seconda la immortala con un’espressione furba ed ironica mentre sembra strizzare l’occhio alla fotocamera. Infine la terza foto raffigura il simpatico esemplare completamente ricoperto dai fiocchi di neve, quasi a voler dire al suo fotografo di fiducia: “Eccoti, anche nel mezzo di una bufera ti aspettavo per il nostro appuntamento”.