Notoriamente gli iceberg sono bianchi, o azzurri. Eppure, soprattutto negli ultimi anni, gli studiosi scoprono sempre più spesso iceberg di un color verde smeraldo brillante. I primi avvistamenti vi furono già all'inizio del 1900, ma negli ultimi anni sembrano aumentare di numero. A lungo ci si è chiesti cosa vi fosse dietro l'enigma, ma adesso un team di ricerca ha avanzato un'ipotesi che potrebbe aver risolto il mistero.

Il mistero degli iceberg verde smeraldo

La maggior parte degli iceberg appare bianca o blu quando galleggia nell'acqua di mare, ma fin dai primi anni del 1900, esploratori e marinai riferirono di aver avvistato iceberg verdi intorno ad alcune parti dell'Antartide.

Questi sono rimasti un mistero per decenni, apparentemente inspiegabili. Ora, però, in un nuovo studio, è stata avanzata l'ipotesi che gli ossidi di ferro nella polvere di roccia, proveniente dall'Antartide siano in grado di rendere verdi alcuni iceberg. La teoria è stata formulata dopo che alcuni studiosi australiani hanno scoperto grandi quantità di ferro nell'Amery Ice Shelf dell'Antartide.

Il ferro è una sostanza nutriente chiave per il fitoplancton, le piante microscopiche che costituiscono la base della rete alimentare marina. Eppure il ferro scarseggia in molte zone dell'oceano. Se questa tesi sarà dimostrata, sarà dunque possibile anche spiegare come il fitoplancton ottenga il ferro necessario al proprio nutrimento anche al largo degli oceani.

Sarebbero, in pratica, proprio questi iceberg verdi che, una volta sciolti, libererebbero nei mari gli ossidi.

L'ipotesi di Stephen Warren

Stephen Warren, glaciologo presso l'Università di Washington e autore principale dello studio apparso sul Journal of Geophysical Research: Oceans, ha dichiarato: "È come portare un pacco all'ufficio postale: l'iceberg può 'consegnare' il ferro nell'oceano, così da recapitarlo al fitoplancton che può usarlo come sostanza nutritiva.

Abbiamo sempre pensato che gli iceberg verdi fossero solo una curiosità esotica, ma ora iniziamo a credere che possano essere molto importanti per la vita marina."

Warren iniziò a studiare il fenomeno in una spedizione australiana nel 1988, quando prelevò un campione da un iceberg verde vicino alla piattaforma di ghiaccio Amery, sulla costa dell'Antartide orientale.

"Quando siamo saliti su quell'iceberg, la cosa più sorprendente non era il colore, ma piuttosto la chiarezza", ha aggiunto Warren. "Questo ghiaccio non aveva bolle, era ovvio che non si trattava del normale ghiaccio dei ghiacciai antartici."

La ragione del colore verde sarebbe inoltre anche semplice. Essendo gli ossidi di ferro (ruggine) notoriamente rossicci, marroni o giallognoli, fusi con l'azzurro del ghiaccio genererebbero appunto il caratteristico color verde smeraldo di questi iceberg misteriosi.