Generalmente si tende a parlare di estinzione animale che può ripercuotersi sull'ecosistema e sul benessere del nostro pianeta. Ma una nuova scoperta ha posto l'attenzione anche sulla scomparsa del mondo vegetale, che può risultare dannosa anche per l'umanità.
Anche le piante, dunque, si stanno estinguendo, e con una velocità maggiore rispetto alla "progressiva estinzione" degli animali. Secondo le stime tratte dal censimento di una ricerca combinata tra l'Orto Botanico di Londra e l'Università di Stoccolma, l'accelerazione della scomparsa dei vegetali sarebbe due volte più veloce rispetto a quella di uccelli, mammiferi e anfibi messi insieme.
Attenzione all'estinzione delle piante
La ricerca sull'estinzione vegetale portata avanti dall'Orto Botanico di Kew reale a Londra e dall'università svedese di Stoccolma è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Ecology and Evolution. Lo studio si è basato sui dati archiviati nei principali musei del mondo relativi agli erbari. In questo modo i ricercatori hanno scoperto che circa 571 specie di piante si sono estinte negli ultimi 250 anni. Quest'indagine ha permesso di evidenziare soprattutto il fatto che l'estinzione vegetale abbia colpito soprattutto alberi e arbusti presenti sulle isole e nelle regioni con maggiore biodiversità.
L'estinzione vegetale e i danni per l'ecosistema
Grazie a questa ricerca sono state individuate alcune specie estinte che sono state particolarmente sfruttate a vantaggio del benessere umano.
Tra queste è stato menzionato l'albero del sandalo cileno, utilizzato proprio per il suo legno profumato, avvistato per l'ultima volta sull'Isola di Robinson Crusoe nel 1908. Un'altra specie estinta menzionata dagli studiosi proviene, invece, dalle zone umide e sabbiose che circondano il lago Calumet di Chicago. Si chiama Thismia americana la specie vegetale che è stata sradicata dalla sua origine a causa dello sviluppo delle città.
L'estinzione accelerata del regno vegetale è stata provocata nei secoli non solo da cause naturali, ma soprattutto dalla pressante presenza dell'uomo sulla natura. Questo fenomeno rappresenta oggi una potenziale minaccia per l'intero ecosistema, compresa la specie umana. La biodiversità rappresenta, infatti, il denominatore comune di un equilibrio ecosistemico che garantisce il benessere degli altri animali, compresi gli esseri umani.
Gli eventuali danni causati dalla scomparsa delle piante sono stati sottoposti all'attenzione pubblica anche per mezzo di una recente indagine di un ente intergovernativo tedesco sulla biodiversità, il Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (Ipbes).