L'Rc auto familiare è pronta ad entrare in vigore. Non ci sarà nessun rinvio e dal 16 febbraio entrerà in vigore. Si tratta di un cambiamento che, secondo chi l'ha partorita, dovrebbe portare dei benefici alle famiglie che potranno far valere la classe di merito migliore all'interno del proprio veicolo per ciascun veicolo che andranno ad assicurare. Sia che si tratti di una nuova stipula o di un rinnovo. Tuttavia, le compagnie assicurative affermano che alla fine i consumatori, soprattutto quelli meno abbienti, potranno pagare le conseguenze di una scelta definita 'populista'.

Le critiche sul provvedimento sono arrivate da una voce particolarmente autorevole, quella dell'amministratore delegato Carlo Cimbri.

Per Cimbri Rc Auto familiare produrrà iniquità

L'Rc auto rappresenta una delle voci che pesano maggiormente sul bilancio delle famiglie che si affidano su mezzi propri per spostarsi. Diventa, perciò, un facile bersaglio di quelle che potrebbero essere le stategie politiche o presunte tali. Si tratta di un concetto che, tra l'altro, viene messo bene in risalto dall'amministratore delegato di Unipol Carlo Cimbri. Quest'ultimo, in dichiarazioni riprese da diversi organi di stampa, ha inteso manifestare la sua disapprovazione verso la scelta di introdurre la cosiddetta "Rc auto familiare".

Non ha usato giri di parole per descriverla come "una norma di carattere populista".

A suo avviso più che andare incontro alle esigenze e alle tasche dei cittadini, finirà per produrre degli "effetti ininqui". L'aspetto sociale della vicenda è facilmente deducibile: è assai probabile che chi ha più mezzi in famiglia e che potrebbe ottenere vantaggi da questa nuova normativa, di fatto, appartenga a fasce reddituali tutt'altro che basse.

Chi, dunque, ha tre o quattro veicoli, fa sapere Cimbri, potrà godere di una riforma che, a suo avviso, non presenta "aspetti non meritocratici".

Tariffe sarebbero destinate ad aumentare

Il vero annuncio, però, riguarda una possibile strategia di compensazione sui costi che potrebbe essere messa in campo dalle compagnie assicurative.

Ipotesi che si può dedurre da quelle che sono le parole dello stesso amministratore delegato di Unipol: "Le compagnie - riporta Repubblica .it come parole di Cimbri - aumenteranno i prezzi e rivedranno le componenti tariffarie per far si che questa operazione sia un gioco a somma zero".

Il 16 febbraio è ormai vicino e si scoprirà praticamente da subito quali saranno gli effetti della nuova norma sulla Politica commerciale delle assicurazioni. ma anche sulle tasche di chi, eventualmente, si troverà a poterne beneficiare.