Vladimir Petkovic potrebbe aver chiuso a Bergamo la sua avventura alla Lazio. La sconfitta in casa dell'Atalanta è stata l'emblema di questo 2013 terribile per il tecnico serbo. Con lui nel 2012 i biancocelesti avevano infilato una serie di vittorie impressionante tanto da contendere la vetta della classifica alla Juventus. Cominciato il 2013 però tutto è cambiato ed il suo gioco spettacolare non si è visto più.

Essenzialmente i fattori scatenanti sono stati tre: l'altalenanza della presenza di Mauri che in questa stagione è del tutto squalificato, quella di Klose, che quando non c'è si sente, e la leggerezza difensiva con uomini non all'altezza.

Petkovic aveva chiesto alla società di intervenire, ma anziché rinforzare il reparto arretrato, Tare ha pensato ad ingaggiare tanti centrocampisti, forse troppi, lasciando scoperta la difesa.

Risultato: dopo 8 giornate la Lazio ha incassato appena 11 punti. Il 2013 per lui ha portato appena 9 vittorie e ben 12 sconfitte, tanto che l'unica gioia è stata la vittoria nella finale di Coppa Italia. Peraltro contro i "cugini" della Roma. Ma è un po' troppo poco in un calcio con la memoria corta. Il risultato è che i rapporti con la società si sono raffreddati, ed il tecnico che aveva fermato l'emorragia di allenatori (prima di lui Lotito cambiava come minimo due allenatori all'anno) sta pensando alle dimissioni.

La squadra non lo segue più, lui ce l'ha con la società perché non gli ha fornito gli uomini giusti e la società ce l'ha con lui perché la squadra non gira più a dovere. Nella giornata di oggi dunque Petkovic è chiamato ad una dura decisione. Dimissioni o no? La società per ora smentisce, ma le voci sono troppo insistenti per essere inventate.

L'impressione è che non è certo che la società gliele voglia accordarle, almeno per adesso, ma potrebbe iniziare il nuovo anno con un nuovo allenatore.

L'unico nome che circola in queste ore è quello di Sinisa Mihajlovic, uno che è rimasto nel cuore dei tifosi visto che è stato capitano della Lazio per diversi anni, ed ha sempre manifestato la volontà di allenarla.

Lui attualmente è ct della Serbia, ed il suo contratto scade a dicembre. Considerando che i serbi sono stati eliminati dal loro girone, fino alla scadenza del contratto non rimangono che due amichevoli, troppo poco per convincere un cuore biancoceleste come lui a rinviare l'appuntamento con quella panchina, se gliene fosse data la possibilità.