Più duro di così il giudice sportivo non poteva essere con la Nocerina. La squadra campana infatti è stata squalificata dall'intera Lega Pro e ripartirà il prossimo anno dalla Serie D. Una pena mai vista, ancor peggiore di quella di Calciopoli che retrocesse di una categoria la Juventus, in quanto la sentenza arriva a metà stagione, precludendo così ai rossoneri di proseguire nel loro campionato.

Il motivo di questa decisione a suo modo storica è da ricercare nel derby interno contro la Salernitana del 10 novembre scorso terminato con la sconfitta a tavolino per i padroni di casa che hanno volutamente perso la partita.

Intimiditi dai tifosi (o pseudo-tali) inferociti con squadra e società, che dagli spalti urlavano minacce di ogni tipo, la squadra decise di non giocare la partita. Subito dopo il fischio iniziale il tecnico Gaetano Fontana effettuò immediatamente tutte e tre le sostituzioni previste dal regolamento. Subito dopo i calciatori della Nocerina, uno dopo l'altro, caddero come mosche inventandosi degli infortuni muscolari.

Morale della favola: dopo 21 minuti nella Nocerina c'erano sin troppo pochi giocatori in campo, meno del numero minimo per disputare una partita di calcio, e così l'arbitro fu costretto a decretare la sconfitta a tavolino. Per dare il buon esempio, ed evitare che in futuro possano accadere episodi del genere, la Commissione Disciplinare della Figc ha deciso questa mattina di estromettere la Nocerina dalla Lega Pro, ed ha squalificato 10 tesserati tra dirigenti e calciatori.

La società ovviamente non ci sta in quanto si dichiara vittima dei tifosi e la punizione non sarebbe del tutto corretta (ci si aspettavano le porte chiuse fino a fine stagione o al massimo qualche punto di penalizzazione), ma fatto sta che, a meno di cambiamenti dell'ultimo momento, il campionato della Nocerina è già terminato e l'anno prossimo ripartirà dalla Serie D.