Come spesso sta accadendo nel corso di questa stagione, il destino delle due compagini milanesi tende a percorrere strade opposte. Così è accaduto in questa venticinquesima giornata della Serie A: impegnato in trasferta, il Milan di Seedorf ottiene tre punti utilissimi per accorciare la distanza dalle compagini che lottano per l'Europa mentre l'Inter di Mazzarri viene fermata in casa dal Cagliari (e si trova con il fiato delle squadre che lottano per un posto nei tornei continentali sul collo).

Ma andiamo con ordine: i rossoneri erano impegnati in un match difficile contro la Sampdoria che - da quando Mihajlovic si è seduto sulla panchina - è diventata una squadra assolutamente quadrata, capace di mettere in difficoltà qualsiasi avversario.





E le difficoltà, infatti, si sono viste, finché Taarabt non ha sbloccato il risultato sfruttando una goffa respinta di Romero su una suo colpo di testa. Il Milan ha quindi giocato con più scioltezza e nella ripresa è arrivato il raddoppio con un altro colpo di testa, stavolta di Rami (che sfrutta la mancata presa di Romero in seguito ad un contrasto - forse irregolare - con Pazzini); i doriani hanno continuato a crederci ma - complice l'uomo in meno (Maxi Lopez espulso per proteste, anche se probabilmente l'arbitro si è mostrato nell'occasione eccessivamente permaloso) e complice una maxiparata di Amelia su Eder - non sono riusciti a riaprire il match.



Detto dei rossoneri, passiamo sull'altra sponda di Milano e veniamo all'Inter, incapace di vincere tre partite consecutive in campionato in questa mediocre stagione: gli uomini di Mazzarri non vanno oltre l'1-1 contro il Cagliari, autore di una partita gagliarda (i ragazzi di Lopez sono stati abili a coprire tutti gli spazi per poi tentare di ripartire in contropiede, specialmente con Ibarbo).

Nel primo tempo sono i sardi a passare addirittura in vantaggio, con un rigore trasformato dall'ex (sia pur virtuale, considerando che non è mai sceso in campo con la casacca nerazzurra) Pinilla; nella ripresa Mazzarri decide di sostituire un evanescente Milito (lontano parente del giocatore che abbiamo conosciuto nel corso degli anni) con Icardi e così arriva il pari dei nerazzurri, con l'argentino ex Sampdoria abile a fare da sponda per Rolando.

Icardi - sempre con un'inzuccata - coglie la (per lui ennesima) traversa a pochi minuti dalla fine ma anche la sorte decide che i nerazzurri non possono andare oltre due vittorie consecutive. E che Inter e Milan non possono sorridere assieme.