Bayern Monaco, Celtic e Olympiakos a marzo già campioni. Con questo titolo andiamo a descrivere il calcio attuale in Europa, che tranne qualche nazione sta cominciando a essere monotono per il fastidioso strapotere delle solite squadre, che nei rispettivi campionati fanno il bello ed il cattivo tempo.

Il Bayern Monaco di Pepe Guardiola va a caccia di trofei in questa stagione. A settembre la Supecoppa europea vinta ai supplementari ai danni del Chelsea di Mourinho, a dicembre il mondiale per club, ora a marzo con sette giornate di anticipo si è laureato campione di Germania.

Ma può fare ancora di meglio, conquistare la Coppa di Germania e la Champions League già vinte l'anno scorso. Ma a fine marzo non sono stati soltanto i bavaresi a festeggiare il titolo di campione nazionale, in altri tornei benché di rango inferiori troviamo già esultanti il Celtic e i greci dell'Olympiakos.

Gli scozzesi proprio ieri sera hanno vinto per l'ennesima volta la Premier Scozzese, una egemonia imbarazzante ampliata ancor di più da quando i cugini del Ranger Glasgow sono falliti, dovendo iniziare il proprio cammino sportivo in serie minori. Il ruolino del Celtic in questa stagione è stato impressionante su 31 partite giocate 27 quelle vinte 3 pareggiate e una sola persa, con 79 gol fatti e 15 subiti.

Un distacco abissale dalla seconda l'Aberdeen con 26 punti di differenza.

Infine non da meno l'Olympiakos che dopo la recente esclusione dalla Champions ai danni del Manchester UTD, ha vinto il suo 41 scudetto della sua storia nella Super League greca. La media gol dei campioni di Grecia ha dell'incredibile 2,77 gol a partita, e solo 15 subiti in 31 giornate.

A questo punto qualcuno ipotizza la possibilità di aprire un ''Super campionato europeo'' per dare nuova verve allo sport del calcio, che in troppi angoli del nostro continente è diventato un copione scontato.