Calcio e Social network, Facebook, Instagram, ma soprattutto Twitter, largamente utilizzato da calciatori e personaggi dello spettacolo per comunicare con i fan, hanno abbattuto le ultime frontiere della volgarità. Siamo, ormai, in piena emergenza bon ton, buone maniere, buona educazione o, della civile convivenza o, come vogliamo chiamarlo, del comune buon uso del giocattolo calcio e i protagonisti sono i personaggi che non ti aspetti, altro che curve culle di facinorosi, razzisti e violenti. Nessuno può tirarsi fuori dalla baraonda dell'odio e dell'insulto, siamo tutti sullo stesso piede di guerra.

E allora, basta essere fan di Naiggolan su Twitter per leggere botta e risposta con tifosi a suon di parolacce. Il belga è un guerriero, in campo e fuori dal campo, e non riesce a contenere la sua esuberanza se provocato: "E' capace a menare solo le donne. Che schifezz", "Non l'hai presa proprio bene. Prova con il Vagisil" sono stati i commenti dei tifosi, tirando in ballo anche le questioni personali del centrocampista della Roma che un mese fa fu accusato di aver picchiato la moglie.

Che, in questo marasma, ha pensato bene di lasciare anche il suo pensiero su Twitter: "Forse qualcuno non deve sapere della nostra presenza a Roma. Leviamo il disturbo…". Insomma, Naiggolan forse farebbe bene a chiudere per un po' il suo profilo Twitter e rimettere le cose a posto con moglie e figlioletta e con il ct del Belgio, che non gradisce l'utilizzo dei social network, a maggior ragione ora che leggerà i "Testa di ca…" pubblicati da Naiggolan in risposta agli insulti.

Non ne esce bene dalla coda scudetto nemmeno il quotidiano Tuttosport che, all'indomani della vittoria della Juventus a Roma, titolava in prima pagina: "Godi Juve Rodi Garcia", dove "rodi" sta per rodere, o meglio, rosicare. Per tutto l'anno è andata avanti la questione della "provincialità" dei tecnici delle prime due squadre del campionato, ma non avremmo mai immaginato una presa di posizione così netta di un quotidiano, seppur di parte, condite da uscite "da bar" in prima pagina.

Andando a colpire un "internazionale" come Rudi Garcia, un signore che abbiamo ammirato tutto l'anno, altro che "provinciale"! La Gazzetta dello sport non storpierebbe mai un nome per offendere e prendere le parti di una squadra contro un'altra. Da manuale.