Il Milan di Pippo Inzaghi vola a Cagliari a caccia di punti fondamentali per la corsa al 3° posto: dopo il pareggio di domenica sera con la Fiorentina, i rossoneri hanno necessariamente bisogno di una vittoria per non perdere "contatto" con le primissime e confermarsi così candidati principali al piazzamento-Champions.

Un Inzaghi sereno

È tranquillo l'allenatore del Milan, lo si è notato dalle parole utilizzate in conferenza stampa: la sua squadra è "avanti" nella tabella di marcia stilata ad inizio stagione, il miglioramento rispetto allo scorso anno è abbastanza evidente. È tranquillo (o almeno così pare) anche quando i giornalisti lo incalzano sull'argomento-Berlusconi, in particolare sul presunto intervento negli spogliatoi rossoneri nell'intervallo di Milan-Fiorentina dello stesso Presidente, intervento all'interno del quale pare si sia discusso dell'impiego di Torres al centro dell'attacco.

Inzaghi, che non smentisce completamente la versione, ricorda a tutti del suo buon rapporto con Berlusconi e dei numerosi consigli che l'ex Presidente del Consiglio elargiscce a lui e a tutta squadra: tutto vero, anche se non rimane un segreto il fatto che il Patron rossonero abbia da sempre il desiderio di vedere una prima punta all'interno del reparto avanzato (in realtà si è sempre schierato nel partito delle "due punte"), e che quindi accoglierebbe con gioia un più frequente impiego di Torres là davanti (anche perché lo stipendio dello spagnolo suggerirebbe una "maggiore considerazione", per usare un eufemismo).

Da buon incassatore Inzaghi prende e porta a casa, non escludendo di fatto che a Cagliari si possa vedere proprio l'ex Chelsea dal 1', ma allo stesso tempo dando l'idea di fare comunque, come si usa dire "di testa propria": perché un esempio in questo senso con Abbiati-Diego Lopez, Pippo l'ha gia dato, specialmente nel momento in cui (e pare questo il caso) lo spagnolo è tornato a disposizione; la scelta di proseguire con Abbiati va oltretutto contro l'idea economica societaria, perché a parità di condizione fisica lo stipendio da "titolarissimo" percepito dal portiere ex Real Madrid suggerirebbe a Inzaghi di schierarlo titolare, cosa non più verificatasi dall'ormai lontano Parma-Milan 4-5 (dopo l'infortunio).

Il miglior attacco

La conferenza stampa pre-gara di ieri ha dato inoltre modo a Pippo di tornare sull'argomento attaccanti: il Milan, ha detto Inzaghi, è il miglior attacco della Serie A, la recente sterilità dei suoi terminali offensivi non lo preoccupa affatto. Se da una parte però la condizione psico-fisica di Honda non può che far sorridere il tecnico, dall'altra quella di El Shaarawy preoccupa e non poco: l'attaccante classe '92 non segna in campionato dal 24 febbraio 2013 (nel derby di ritorno di quell'anno), più precisamente da 612 giorni, e le sue prestazioni non sono sempre sufficienti o comunque non in linea con quanto ci si aspetterebbe da un giocatore delle sue qualità.

Aggiungiamo poi le ultime performance di Menez (con il Verona svogliato, con la Fiorentina mai incisivo), il solo gol messo a segno fino a questo momento da Torres, e il quadro è completo: la partita con il Cagliari di Zeman capita a fagiolo, quale occasione migliore per ridare fiducia agli attaccanti?