Un fulmine a ciel sereno, quello che è accaduto in casa Inter, quest'oggi. Esonerato Walter Mazzarri, scelta presa dal presidente indonesiano Erick Thohir, mentre l'ex prorietario dei nerazzurri, Massimo Moratti, a detta dei colleghi di SportMediaset, era all'insaputa di tutto. L'ex allenatore di Reggina e Napoli, lascia il club milanese dopo 19 mesi. Paga l'amore mai sbocciato con il pubblico nerazzurro e risultati altalenanti. In estate arriva, anche qui con stupore, il rinnovo per il tecnico di San Vincenzo, con adeguamento per 3,5 milioni ed un mercato con acquisti mirati per il suo 3-5-2.
Dopo un buon avvio di stagione, dove la retroguardia nerazzurra aveva subito appena una rete, anche grazie all'acquisto di Vidic, iniziano le pesanti sconfitte con Cagliari e Fiorentina su tutte, che lacerano un rapporto mai sbocciato con il San Siro. Appena 4 giorni fa l'ultima riunione tecnica organizzata da Thohir, con rinnovata fiducia verso Mazzarri, oggi invece il giorno della svolta per i nerazzurri. Alle 12.45 sul sito del biscione appare il comunicato dell'esonero, il primo in carriera, per il tecnico toscano.
Chi il sostituto? Domanda lecita, con risposta prontissima. Thohir ha scelto un allenatore amatissimo dai tifosi nerazzurri, Roberto Mancini. Per lui pronto un contratto fino al 2017, di due anni e mezzo dunque, con 4 milioni d'ingaggio.
Addio dunque 3-5-2 di mazzarriana memoria e spazio molto probabilmente al 4-3-1-2. Primo esame per l'ex tecnico del Manchester City sarà di quello duri, di quello tosto, il derby al San Siro contro il Milan di Pippo Inzaghi. Domani il primo allenamento, l'inizio di una nuova avventura.
Amarcord. La prima avventura del Mancio in nerazzurro iniziò nel 2004, diversi i successi, grazie soprattutto allo scandalo Farsopoli, che anni dopo ha evidenziato come anche la società nerazzurra fosse palesemente coinvolta.
Nel 2008, dopo un Inter-Liverpool, Mancini in conferenza stampa annunciò le sue dimissioni al termine della stagione, il carneade fu Fernando Torres, oggi al Milan, insomma aria di vero derby. Il post Mancini si chiama Josè Mourinho, ma questa è un'altra storia...