Inzaghi sull'orlo di un burrone, dopo la brutta sconfitta dell'Olimpico contro la Lazio. Ormai l'esonero diventa inevitabile e forse il presidente del Milan, Silvio Berlusconi non ha ancora preso questa decisione soltanto perchè dopodomani, martedì 27 gennaio, c'è il match dei quarti di finale di Coppa Italia, guardacaso ancora contro la Lazio. L'obiettivo di Coppa è particolarmente sentito in casa rossonera anche perchè il Diavolo rischia di rimanere fuori dalle Coppe Europee per il secondo anno consecutivo con enormi perdite dal punto di vista finanziario.

Troppo pochi tre giorni per un'operazione delicata come il cambio panchina: l'impressione, però, è che nemmeno in caso di qualificazione alle semifinali, Inzaghi riuscirà a salvarsi dall'esonero. I tifosi rossoneri sono in subbuglio ed accusano il tecnico di poca esperienza: per la verità, c'è anche chi difende SuperPippo e punta il dito, invece, contro la società, rea di aver operato in maniera sciagurata sul mercato.

Milan, Inzaghi ore contate, Spalletti in pole position

Chi prenderà il posto di Inzaghi? Il nome che sembra farsi strada sempre più insistentemente è quello di Luciano Spalletti, assente da tempo dal palcoscenico della Serie A: il tecnico toscano sarebbe stato indicato come l'uomo giusto al momento giusto, vista la sua esperienza e la sua grande capacità tattica.

Non dimentichiamoci che l'ex allenatore della Roma, nel 2010, fu molto vicino alla panchina rossonera, scavalcato poi nelle preferenze da Massimiliano Allegri.

Il reparto più criticato è naturalmente la difesa: i tifosi sono andati persino a ricordare le 'figuracce' rimediate alla Guinness Cup, la scorsa estate, dove proprio la retroguardia evidenziò problemi imbarazzanti (0-3 contro l'Olympiakos e 1-5 contro il Manchester City).

Sono finiti i tempi dei vari Baresi, Maldini e del rimpianto Thiago Silva: Mexes e Zapata se ne andranno, Abate e lo stesso Alex, molto probabilmente, li seguiranno. E Adriano Galliani dovrà pensare a come sistemare la difesa: impresa niente affatto facile con pochi soldi a disposizione.