Il mercato di gennaio è terminato con un po' di amaro in bocca, visto che eravamo abituati ogni giorno ad importanti colpi di scena. Si era iniziato subito con grandi colpi: Gabbiadini e Strinic al Napoli, Cerci al Milan, Podolski e Shaqiri all'Inter, Diamanti alla Fiorentina. Colpi di un certo rilievo visto la crisi economica che ha avvolto il calcio italiano. E' vero che di soldi se ne sono mossi pochini, escludendo i 13 milioni di euro che il Napoli ha investito per portare a casa Gabbiadini, il resto sono stati per la maggior parte prestiti onerosi con diritto di riscatto già fissati.

Le squadre italiane non si sono, però, certo fermate qui. Apri un giorno il giornale e ti ritrovi: Eto'o alla Sampdoria. Pensi, ma come è possibile che la Sampdoria possa acquistare Eto'o? Ed invece il camerunense viene presentato dal presidente doriano Ferrero in grande stile all'acquario di Genova insieme ad altri acquisti del calibro di Muriel, Frison e Coda. 

Intanto si rincorrono voci su voci, alcune vere ed altre infondate. Il Torino acquista Maxi Lopez, l'Atalanta Pinilla, l'Empoli Saponara, il Genoa Niang e Tino Costa, il Milan Suso, il Palermo Ortiz, il Chievo Verona Fetfatzidis, il Parma Nocerino, Varela e Rodriguez. Come un fulmine a ciel sereno, arriva la rescissione di Cassano con il Parma a causa dei numerosi stipendi non pagati dalla società.

Adrenalina allo stato puro per i tifosi che sognano con tutti i nuovi acquisti.

Il mercato, intanto, è all'ultima settimana e molte squadre sono ancora al lavoro per definire i propri acquisti e puntellare le proprie rose con acquisti mirati. L'Inter acquista Brozovic a centrocampo, la Fiorentina cede Cuadrado al Chelsea per 33 milioni di euro più il prestito di Salah per 18 mesi e riporta a casa Gliardino dalla Cina.

La Lazio si assicura il difensore brasiliano Mauricio dallo Sporting Lisbona e mette a disposizione del tecnico Pioli il difensore che gli mancava.

Arriviamo agli ultimi due giorni, noti a tutti come "i giorni del Condor". L'amministratore delegato del Milan Galliani ha abituato tutti a colpi clamorosi nelle ultime ore di mercato (vedi Ibrahimovic e Robinho nel 2010 su tutti).

Infatti, non si smentisce affatto. In sequenza arrivano al Milan il gran colpo Destro dalla Roma, Bocchetti dallo Spartak Mosca, Antonelli dal Genoa e Paletta dal Parma.

La Juventus, fino a quel momento immobile sul mercato, una volta rescisso il contratto di Giovinco che si accasa al Toronto con un contratto milionario, prende Matri e Sturaro dal Genoa. L'Inter al fotofinish riprende Santon dal Newcastle e la Samp perfeziona il suo mercato con Munoz del Palermo. La Roma si scatena proprio negli ultimi due giorni. Perso Destro, prende dal CSKA Mosca l'attaccante ivoriano Seydou Doumbia, dal Cagliari l'attaccante colombiano Ibarbo ed il difensore del Catania Spolli.

Saltano operazioni importanti proprio nelle ultime ore: Bergessio era in procinto di passare alla Lazio ma il tutto è stato bloccato da Ederson che ha rifiutato di trasferirsi a Genova sponda blucerchiata facendo saltare la trattativa.

Il Milan non è riuscito a trovare l'accordo con l'Atalanta per Baselli e con il Parma con Lodi. Il Torino vede sfumare il trasferimento dalla Fiorentina di Ilicic, mentre il Genoa per una serie di incomprensioni all'interno dello staff non tessera Armero del Milan.

Purtroppo il mercato regala anche una triste realtà. Una società importante nella storia del calcio italiano, che aveva fatto parte delle famose sette sorelle negli anni '90, cede in prestito al Chievo Verona l'attaccante Nicola Pozzi con un riscatto fissato a 1000 euro. Uno scenario che fa pensare tanto all'enorme crisi che sta passando il club ducale.