In sede di pronostico, lo avevamo detto che questo sarebbe stato un derby divertente, dove le due squadre si sarebbero affrontate senza troppi pensieri e in effetti così è stato: a proposito, auguri a tutti coloro che hanno seguito il nostro consiglio di giocare il 2-2 come risultato esatto perchè siamo lieti di aver fatto vincere a questi nostri lettori (e scommettitori) dodici volte la posta puntata. Tornando al lunch match del 'Bentegodi', bellissimo primo tempo che offre davvero un bello spettacolo, quattro gol e l'immancabile agonismo (e nervosismo, ben sei ammoniti) che non può mancare in un derby che si rispetti.

Primo tempo da batticuore: botta e risposta

E' il Chievo a portarsi in vantaggio con Paloschi, bravissimo a farsi trovare sul secondo palo e a correggere di testa una bellissima sponda (pure questa di testa) di Sergio Pellissier. L'Hellas, però, reagisce e riesce, dopo dieci minuti, a riequilibrare il match con una sfortunata deviazione di Izco nella propria porta su tiro di Gomez. I ragazzi allenati da Mandorlini, galvanizzati dal pareggio, pressano gli avversari nella loro metà campo, trovando il gol del sorpasso con il solito Luca Toni, lesto a correggere in rete una punizione di Halfredsson. A cinque minuti dal riposo, il Chievo trova l'opportunità per pareggiare: fallo su Pellissier e rigore realizzato dallo stesso bomber clivense.

Il caldo e la stanchezza abbassano i ritmi

Al ritorno in campo, le due squadre rallentano i ritmi di gioco, complice anche il caldo che si fa sentire in campo: i tentativi sono soprattutto da fuori con Schelotto e con Biraghi. Finisce in parità il derby scaligero, senza vincitori né vinti, ma i tifosi dedicano ugualmente il giusto tributo ad entrambe le squadre per aver disputato una partita piacevole.

Nel prossimo turno, il Chievo sarà impegnato a Torino contro la formazione granata, mentre l'Hellas ospiterà al 'Bentegodi' l'Empoli di Maurizio Sarri che ha perso in casa contro la Fiorentina.

Paloschi-Pellissier, la doppia 'P' che fa la differenza

Maran si gode la sua coppia di attaccanti che sa meglio interpretare il suo gioco: Paloschi è riuscito ad entrare in sei degli ultimi otto gol realizzati dal Chievo in campionato, mettendo a segno cinque reti con la ciliegina sulla torta di un assist. E' un momento d'oro per l'attaccante cresciuto nelle file del Milan. Per il 'vecchietto', altra grande prova di generosità e di concretezza: si procura il rigore, lo va a battere e realizza, seppure con il brivido della carambola sul palo. In più, fa segnare Paloschi: meglio di così non si può fare.

Bizzarri 6 e due gol subiti, Schelotto 6,5 e ammonizione, Dainelli 6, Cesar 6 e ammonizione, Biraghi 6 (Sardo senza voto), Birsa 6 (Botta 6), Izco 6, Radovanovic 6,5, Hetemaj senza voto e ammonizione (Cofie 6), Paloschi 7 e un gol segnato, Pellissier 7 un gol segnato e un assist. 

Ancora Toni, sempre lui il migliore dei gialloblu

Gianni Brera avrebbe detto 'El segna semper lu' e, in effetti, non possiamo far altro che ripeterci anche questa domenica: 14 gol nel 2015 consegnano a Toni la palma di capocannoniere. Diciannove reti complessive e ottavo centro contro il Chievo. Solo una traversa impedisce al grandissimo attaccante di mettere a segno un'altra doppietta.
Hellas Verona: Rafael 6 e due gol presi, Pisano 6, Moras 6, Rodriguez 5, Agostini 5,5, Obbadi 6 e ammonizione, Tachtsidis 5,5 e ammonizione, Hallfredsson 6 e due assist (Campanharo 5,5, Nico Lopez senza voto), Jankovic 6 e ammonizione, Toni 7 un gol segnato e ammonizione, Gomez 6,5 una rete realizzata e ammonizione (Valoti 6).