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Ore 10.29 - Terminata la conferenza stampa di Andrea Agnelli.

Queste le dichiarazioni più importanti.

"Finale Champions? Orgoglioso per averla disputata, deluso per averla persa. Futuro? Cerchiamo continuità negli anni avvenire. Arrivare in fondo in Europa, non è merito del sistema calcio italiano, ma di società come Juventus, Napoli e Fiorentina che hanno progettato al meglio la propria stagione. Coppa Italia? Non ci sarà la stella d'argento. Questa è stata una stagione straordinaria, ringrazio Allegri, ma anche Marotta, Paratici e Nedved".



Agnelli: "Buongiorno a tutti, vi ringrazio di essere qui anche di mattino presto. Abbiamo chiuso un anno con la Finale Champions League, purtroppo pera, ma che ci rende comunque molto orgogliosi. Quando penso alla storia europea della Juve credo che la dimensione sia tornata ad essere quella che noi auspichiamo. La prestazione della squadra a Berlino è un ottimo punto di partenza per il futuro. Le gare contro il Borussia Dortmund e Real Madrid ci hanno portato a giocarcela a viso aperto contro il Barcellona. La finale è un punto di partenza per il futuro, ma ora con la consapevolezza che arrivare in finale a Milano è durissima per tutti. Vorrei un group stage per la Champions Legue più sereno, con la consapevolezza alla quarta o quinta giornata di essere già agli ottavi. E' sbagliato pensare che visto che Milano è vicina, l'anno prossimo saremo lì sicuramente per la Finale di Champions. La stagione straordinaria ci deve rendere tutti orgogliosi di quanto abbiamo fatto. Ringrazio Massimiliano Allegri per come si è inserito e per avuto il coraggio di guidare la Juve in quel momento storico. Ringrazio anche la parte sportiva della società gestita da Marotta, Paratici e Nedved. Società, staff tecnico e squadra non sono tre componenti separate ma un tutt'uno, dove tutti sono utili ma nessuno indispensabile. In 2-3 anni alla Continassa ci sarà un nuovo Mondo Juventus, lasciando a Vinovo una Juventus Academy. Il risultato di 315 milioni di fatturato a fine stagione 2013/14 ci permette di affrontare grandi potenze europee sul campo. Una stagione deve essere considerata di successo se si è competitivi a primavera su tutti i fronti. Importante il lavoro di Aldo Mazzia e Francesco Calvo nel salto di qualità della società. Il mio vero privilegio è quello di rappresentare un gruppo pieno di leader dal punto di vista sportivo e anche dello staff. Abbiamo chiuso una stagione ieri ed è da ieri che siamo già al lavoro per raggiungere grandi risultati nelle stagioni avvenire. Ho parlato anche con alcuni giocatori dei nostri, il mio obiettivo è di garantire risultati anche in futuro. Chiuderei soffermandomi sulla politica del calcio: io entrerò quest'anno al quarto anno all'ECA con Rumenigge, c'è un'unità di intenti nel parlare dei problemi del calcio europeo. Ho incominciato ad apprezzare anche il tipo di suddivisione, ma ci sono realtà che meritano grandissima attenzione. Quello che mi ha sorpresa da parte dell'ECA è l'attenzione verso tutti. Il rapporto con Uefa è ottimo, è qualcosa che mi sta arricchendo molto. I risultati di Juventus, Napoli e Fiorentina non sono merito del sistema calcio italiano, ma è merito del lavoro mirato delle tre società, abbiamo guadagnato diversi punti nel ranking. I problemi in Italia ci sono, il primo è quello degli impianti sportivi, noi abbiamo il privilegio di giocare allo Juventus Stadium che è all'avanguardia. Abbiamo approvato la Goal Line Technology, una tecnologia che è costata 400 mila euro, ma poi non si è accettato di acquistare telecamere che alla metà del prezzo garantivano di poter registrare tutto ciò che accadeva nello stadio e dunque capire anche coloro che lanciano i petardi o chi viola la sicurezza, già questo mi fa capire quali sono le priorità. Tornando all'introduzione, sono pienamente soddisfatto di questa stagione. Futuro della Juve? C'è piena fiducia per Marotta ed i suoi collaboratori. Ampliamento verso il mondo arabo? Sappiamo che siamo un marchio globale, ma non si può affrontare tutto il mondo in un solo giorno. Stiamo puntando sull'Europa, Cina, Giappone e Nord America per ora. Migliorare potenza di fuoco? Al momento, no, non ne abbiamo bisogno, ringrazio anche il lavoro di Elkann per quanto fatto fino ad ora, possiamo arrivare tra le prime sei squadre in Europa, a livello di fatturato. Sensazioni da tifoso? Orgoglioso e deluso, siamo scesi in campo per vincere, abbiamo giocato venti minuti di calcio esaltante. Nuovo corso per la Juve? Quando penso a Morata, Pereyra, Rugani e Dybala credo che siamo procedendo verso la strada giusta, sono loro a garantire la continuità della prestazione sportiva. Il giocatore più decisivo è stato Morata in Champions, essere competitivi sui tre fronti a Primavera fa comprendere la grandezza del nostro lavoro. Cosa manca al calcio italiano, se resterà alla guida della Juventus a lungo termine? In primis gli impianti, mi piacerebbe vedere un vero e proprio obiettivo sportivo., guardiamo la Serie B e Lega Pro che strutturalmente nascono in perdita, che cos'è il ruolo di Serie A, Serie B e Lega Pro nel sistema calcio? Io sinceramente non lo vedo, c'è bisogno di un'analisi a 360 gradi. Io sto molto bene dove sto, nel breve abbiamo la continuità da dare a livello sportivo, ho grosse sfide a livello internazionale, abbiamo il Mondo Juve da costruire, sono molto motivato per continuare ad essere il Presidente della Juventus. Morata può essere il futuro della Juve? Alvaro è il presente della Juve, quello che sarà il futuro della rosa bisogna chiedere al direttore Marotta. Simbolo per la Coppa Italia? Non apporremo nulla. Scudetto 2006 e risarcimento? E' inutile parlarne, la mia posizione è quella di diversi anni fa. Roma? C'è rivalità sul campo, ma con Pallotta riesco a trovare la stessa visione di un calcio italiano in un futuro a breve, stesso discorso vale per Thohir. Si è chiesto cosa fosse successo se il 15 luglio non fosse andato via Conte? Con i se ed i ma, non si va da nessuna parte. Abbiamo preso atto di quanto è accaduto e siamo andati avanti".

Juventus: conferenza stampa, parla Andrea Agnelli

Benvenuti alla diretta live della conferenza stampa della Juventus.

A parlare ci sarà il tifoso numero uno bianconero, il Presidente Andrea Agnelli.

Si parlerà di questo quinquennio con lui alla carica., arrivato nel maggio 2010.

Dopo il primo anno con Del Neri che arrivò al settimo posto, giunge la svolta.

Beppe Marotta e Fabio Paratici diventano tra i migliori sul Calciomercato, in panchina arriva Antonio Conte. Da qui in poi tre Scudetti consecutivi e due Supercoppe.

Il cammino prosegue anche con Massimiliano Allegri, che conclude la stagione con il Double: vittoria della Serie A e Decima coppa Italia, che mancava da ben 20 anni.

Dal ventre dello Juventus Stadium, parlerà Andrea Agnelli, sarà presente anche l'amministratore delegato bianconero Beppe Marotta.

Conferenza stampa importante che potrebbe regalare ulteriori indizi sul futuro della società bianconera, magari anche in chiave calciomercato. Andiamo dunque a svelare quelle che sono le parole del Presidente bianconero in diretta testuale.