Continua la marcia estiva del nuovo Napoli di Maurizio Sarri che a Dimaro sconfigge con un rotondo 5-1 il Cittadella. I partenopei entrano in campo con il consueto 4-3-1-2, con Valdifiori in cabina di regia e l'altro neo acquisto, Allan, schierato da interno destro. In avanti Insigne ad ispirare il duo Mertens-Gabbiadini.

Vantaggio immediato ed Insigne show

Ci ha pensato Raul Albiol, al quinto minuto, ad aprire le marcature con un colpo di testa preciso su azione d'angolo. Poi, è salito in cattedra proprio Lorenzo "il Magnifico", che ha siglato una doppietta di grande fattura.

La prima delle due reti può rappresentare il manifesto del nuovo corso: lancio di prima di Valdifiori, l'attaccante sguscia alle spalle della linea difensiva e con un superbo pallonetto batte il portiere. Tutto molto rapido e bello. Dopo il gol della bandiera di Coralli, arrivano le segnature che fissano il risultato finale, quelle, cioè, di El Kaddouri, con un buon piazzato su assist di Callejon, e di Mertens, abile a sfruttare un errato retropassaggio di un avversario.

La mano dell'allenatore

Iniziano, quindi, a delinearsi sempre di più le caratteristiche dominanti dello spirito sarriano: squadra corta, pochi tocchi e verticalizzazioni frequenti. In questo senso, spiccano inevitabilmente le qualità a centrocampo di Valdifiori, che si sta mettendo in grande evidenza grazie alla sua innata visione di gioco, e di Insigne, che è spesso nel vivo della manovra ed in grado di ispirare le punte, oltre che finalizzare lui stesso l'azione.

Juventusimballata

Seconda uscita stagionale e primo successo per la Juventus, contro i polacchi del Lechia Gdansk. Allegri schiera la propria squadra inizialmente con il 3-5-2, con Buffon tra i pali, in difesa Rugani, Bonucci e Chiellini (quest'ultimo costretto ad uscire dopo appena sette minuti a causa di un risentimento muscolare), Lichtsteiner e Padoin sulle fasce, Sturaro, Khedira e Pogba in mezzo, Dybala e Zaza in avanti.

Subito avanti, buona la vena di Dybala

Passano quattro minuti, ed i bianconeri sono già in vantaggio: angolo di Dybala pennellato sulla testa di Pogba e 1-0. La Juventus mantiene il possesso palla e "la Joya" si rende pericoloso in più di un'occasione, sia in versione di assistman per il compagno di reparto, sia con la conclusione personale, mostrando già buona condizione e personalità.

Solo Dzwigala spaventa Buffon nella prima frazione colpendo il palo al 39esimo. Ad inizio ripresa tanti cambi, e così si ha l'opportunità di vedere all'opera i vari Neto, Marchisio, Evra, Mandzukic e Morata, il quale, però, viene sostituito dal giovane Cerri dopo una ventina di minuti, per non ben chiari motivi. Dopo poche battute, va vicina al raddoppio la Vecchia Signora, con i polacchi che sfiorano l'autogol. Ancora una volta è bravo il portiere Bak a salvare.

Pareggio a sorpresa

All'82esimo, però, arriva il pareggio: azione in velocità del Lechia eBuksa beffa con la punta Neto. Sembra finita, tuttavia, allo scadere, Mandzukic, ben imbeccato da un cross del giovane Macek, controlla in maniera sublime in area di rigore, si porta la palla sul sinistro e con una gran botta realizza il 2-1 finale.

Ovviamente, si fanno sentire i carichi di lavoro sulle gambe dei giocatori bianconeri, soprattutto quelli con una massa muscolare maggiore. Per questo, sicuramente, saranno da valutare più avanti le prestazioni di un giocatore come Khedira, mentre s'intravedono già le qualità di Dybala. Bene anche Rugani, rimasto in campo per tutto l'incontro.