Dopo l'ottima annata in ambito internazionale della scorsa stagione, l'Italia ha ridotto il gap con Inghilterra e Germania nel Ranking Uefa e si augura di ripetere l'ottimo rendimento dell'anno scorso e riottenere i quattro posti inChampions League.

La grande mancanza espressa da Allegri

Una delle grande differenze che in quest'anni ha contraddistinto il calcio italiano da quello dei principali campionati esteri è l'assenza delle cosiddette squadre delle riserve. Le squadre delle riserve sono l'equivalente delle squadre primavera in Italia, ma, a differenza delle nostre selezioni giovanili, queste formazioni non giocano dei campionati a parte come in Italia, ma militano nelle serie inferiori a quelle in cui si trova la prima squadra, cioè l'omologo della nostra Serie B o Lega Pro.

Inoltre, in queste formazioni sono disponibili dei posti per dei giocatori fuori quota e che spesso vengono occupati dai calciatori ai margini della prima squadra che in questo modo, anziché collezionare tribune, possono mantenere una discreta forma e farsi trovare pronti nel caso la prima squadra abbia gli uomini contati in certi periodi della stagione.

Ma il grande vantaggio di queste squadre delle riserve è che i giovani di 17-18 anni si abituano già da subito a giocare in competizioni e con ritmi molto simili a quelli della prima squadra, rendendo così più facile il loro impatto con la formazione principale. E proprio su questo argomento è intervenuto il tecnico Massimiliano Allegri che, in un'intervista al Corriere dello Sport di poche settimane fa, ha espresso il bisogno di fondare un campionato delle riserve e per rendere meno traumatico l'impatto dei giovani dalla primavera alla prima squadra e che, molto spesso, limita la carriera di giovani talenti.

La Juve trova la soluzione. Nasce una nuova moda?

L'Italia è uno dei pochissimi Paesi europei in cui non esiste un campionato per le seconde squadre, nonostante molti presidenti e dirigenti abbiano espresso in questi anni la necessità di fondarne uno, Agnelli e Marotta compresi. In attesa di una norma ufficiale, la Juve ha optato per una soluzione alternativa e in questa sessione estiva ha ceduto ben 12 giocatori in prestito alla Pro Vercelli nel giro di pochissime ore.

Oltre a rappresentare un record, questa mossa può essere considerata una soluzione all'assenzadelle squadre delle riserve e potrebbe essere una strategia che anche altri club potrebbero decidere di adottare in attesa che venga fondato un vero e proprio campionato delle riserve dove le seconde squadre sono gestite direttamente dal club proprietario e non tramite altre società.