Cinque giorni sono trascorsi dall'insulto omofobo che Sarri aveva rivolto a Mancini, dandogli dell'omosessuale, e il calcio Italiano è di nuovo protagonista di una vicenda che presenta un insulto, di carattere etnico stavolta. Durante il posticipo serale a Torino tra Juventus e Roma, match conclusosi con una vittoria sofferta della squadra di Allegri, De Rossi aveva avuto il compito complicato di marcare il centravanti croato Mandzukic, essendo egli il centrale della nuova difesa a tre impostata da Spalletti. Durante una situazione di palla morta e di fallo in attacco a favore della Roma, Manzukic aveva iniziato a protestare e De Rossi gli aveva intimato di tacere usando testuali parole: "Stai muto zingaro di m***a".
L'arbitro non se ne era accorto e soltanto l'ausilio delle telecamere ha permesso di scovare il labiale e leggervi la triste frase.
Difficile capire dove finisce l'eccitazione e l'euforia del momento e dove inizia il vero pensiero di un uomo razionale. Nel caso di De Rossi è difficile capire se quelle parole gli siano uscite da bocca per la tensione accumulatasi durante una partita importante come quella con la Juventus, o se facciano parte di una sua convinzione che trascenda il calcio. Si potrebbe rispondere ancora una volta che queste sono situazioni che si verificano in ogni partita e a qualsiasi livello e che se si volesse riportarle tutte, non la si finirebbe più. Probabilmente è vero, ma quando sei un esempio calcistico e quando hai gli occhi addosso di milioni di persone, si dovrebbe assumere un atteggiamento più professionale.
Spalletti, intervistato a riguardo, ha acutamente notato che ci sono calciatori che, coprendosi la bocca con la mano ed evitando cosi la lettura del labiale, dicono cose anche peggiori di quelle dette dal suo difensore. Lo stesso Manzdukic durante l'incontro, avrebbe detto numerose cose indecifrabili, che l'opinione pubblica non può conoscere, avendo parlato con la bocca coperta dalla mano. E chi dice che lo stesso De Rossi non sia stato provocato a sua volta? Sdrammatizzando poi, il tecnico della Roma ha concluso che "in futuro insegnerò ai miei giocatori a coprirsi la bocca".