La Fondazione Genoa ci crede. E ha allestito una squadra di storici e avvocati per fare giustizia a quasi un secolo di distanza. Nel 1925 il vecchio grifone perse il suo decimo scudetto in modo a dir poco ambiguo, secondo Scoot Murray, giornalista del Guardian, quella storica partita persa contro il Bologna è da considerarsi "uno dei più clamorosi scandali della storia del calcio di tutti i nostri tempi".

Murray si focalizza sul clamoroso gol fantasma convalidato al Bologna nella terza partita contro il Genoa, che stava conducendo per due a zero. "Fascisti armati con camicie nere fecero il loro ingresso in campo sotto gli occhi di tutti i giocatori. Circondarono l'arbitro che accusò il colpo, tanto da assegnare un gol fantasma alla compagine felsinea che aveva appena guadagnato un calcio d'angolo". Nella vicenda ebbe un ruolo fondamentale Leandro Arpinati, vicesegretario del Partito Nazionale Fascista e anche presidente della FIGC e del CONI. Il gerarca, tra le altre cose, era anche un noto tifoso del Bologna: fu lui infatti a volere il nuovo stadio per la società, vale a dire l'attuale Renato Dall'Ara.

L'urlo degli storici: "Ridateci la stella!"

Tra gli storici c'è chi rivendica senza paura quello scudetto scippato al vecchio balordo, come Peo Campodonico famoso professore di tecnica bancaria dell'istituto Vittorio Emanuele a Genova, ma soprattutto genoano fino al midollo e autore dell'inno che accompagna puntulamente l'ingresso in campo del grifone: "Quel campionato l'ha vinto il Genoa, lo dico da tifoso rossoblu ma anche da socialista. In passato ci avevano garantito - rivela Campodonico - che avrebbero portato avanti degli approfondimenti ma non se ne fece più nulla. Eppure basterebbe fare una nuova interpellanza". Ma adesso la palla è passata alla Fondazione Genoa e alla sua squadra di avvocati e storici.

L'obiettivo è soltanto uno: portare a galla la verità. Lo esige l'etica dello sport, lo esigono quegli undici campioni che vinsero lealmente il campionato, con indosso la casacca più bella del mondo.