Nella lunga storia dellaSerie A, tutte le squadre giunte all'ottavagiornata di campionato con una sola vittoria, hanno poi fallito nell'obbiettivo di mantenere la categoria. Per il Bologna, dopo un inizio che sembrava confermare in pieno quella scomoda statistica, giunto alla decima giornata con due sole vittoriein saccoccia, la strada per la salvezza si era fatta a dir poco impervia. Oggi invece, quella stessa salvezza apparesolo una formalità per i rossoblu, che, dopo l'avvicendamento in panchina tra Rossi e Donadoni, hanno saputo rimettere in piedi un campionatopartito sui binari sbagliati.

Con Donadoni un girone a ritmo d'Europa

L'arrivo di Donadoni può essere considerato senza alcun dubbio l'elemento di svoltadel campionato dei felsinei. Il confronto tra il Bologna di Delio Rossi e quello del tecnico ex Parma è a dir poco impietoso, a dirlo sono i numeri:in 10 match 15 gol subiti, 6 realizzati, 6 punti fatti e una media punti/partita di 0,6per Delio Rossi, invece in 19 partite, 18 gol incassati, 24 fatti, 30 punti conquistati euna media punti/partita volata a 1,57 per Roberto Donadoni. La partita tra Inter e Bologna ha concluso lo speciale girone con Donadoni alla guida, un girone che vedrebbe i rossoblu in lotta per l'Europa, a soli 6 punti dal terzo posto che varrebbe la Champions.

Qualche piccolo accorgimento tattico, ad esempio lo spostamento diRossettinida centrale difensivo a terzino destro per dare maggior copertura, una netta crescita della condizione e dell'amalgama del gruppo, il recupero di alcuni elementi fondamentali fino a quel momento rinchiusi in infermeria, vedi Giaccherini, spiegano in parte una trasformazione che ha portatola squadra rossoblu a diventare la rivelazione del campionato.

Dopo l'avvicendamento in panchina i rossoblu sono diventati una macchina da trasferta:nelle ultime 19 giornate solo Napoli e Juventus hanno fatto meglio lontano dal proprio stadio. 5 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte lontano dal Dall'Ara, mentre sono solo 5 le reti subite, solo la Juve ha fatto meglio con 4 reti al passivo.

In attacco Destro èriuscito a sbloccarsisegnando 8 gol in 16 partite, mentre il giovane centrocampo composto da Diawara, Donsah e Taider è ora uno dei più osservati almondo. Tra le big del campionato solo l'Inter non ha perso punti contro i rossoblu e nelle ultime 19 giornate la Juventus ha conosciuto solo la vittoria, facendo un solo passo falso, proprio al Dall'Ara, proprio con il Bologna guidato da Donadoni. Non male per una squadra la cui età media è inferiore ai 26 anni.

L'opera di Donadoni è al momento così ben riuscita che sono ormai parecchie le voci degli addetti ai lavori che affermano potrebbe essere lui l'uomo giusto per il ruolo di CT della nazionale azzurra dopo Conte. Ipotesi comunque molto remota, come ribadito più volte dai dirigenti rossoblu, ultimo in ordine di tempo, l'ex capitano, ora club manager rossoblu, Marco Di Vaio.

Della stesso opinione itifosi, che non hanno esitato a far sentire la propria voce sui social, dove i sondaggi a proposito del futuro dell'attuale tecnico sono un plebiscito per una sua permanenza.

Quale che sia il futuro, ora rimangono 9 partite al Bologna di Donadoniper formalizzare una salvezza ormai alle porte e migliorare ulteriormente i numeri di un campionato strepitoso. Non perdetevi i prossimi articoli di approfondimento sul Bologna cliccando sul tasto "segui" poco sopra il titolo.