Dal 2018 la Champions League potrebbe cambiare totalmente volto, con una nuova formula che attualmente è allo studio da parte dell’ECA. Una formula studiata per i grandi club, come scrive il Mundo Deportivo, e che concentrerà la grande quantità dei match della Champions League attorno ai 16 club maggiori d'Europa. La nuova formula potrebbe prevedere una prima fase con 32 squadre, 24 delle quali provenienti dai campionati europei più prestigiosi.

Non si tratta della famosa Superlega, della quale si parla da tempo, ma il vero obiettivo finale è quello di stringere il cerchio attorno ai top club europei.

Una formula che valorizzerà ancora di più i campionati maggiori, contravvenendo alla politica imposta da Michel Platini, ormai definitivamente messo da parte, e che si è sempre battuto per valorizzare i campionati minori, con il declassamento dei terzi e dei quarti posti dei campionati più prestigiosi. Basta pensare che l'Italia in 4 occasioni negli ultimi 5 anni ha qualificato solo due squadre nella fase a gironi, per l'eliminazione della terza classificata nei playoff.

Verrà garantita la partecipazione dei top club

Nella nuova formula della Champions League verrà rappresentata la necessità, imposta dai grandi club, di una partecipazione garantita ad un ristretto numero di squadre (circa 16).

L'obiettivo finale è quello di garantire gli incroci tra i maggiori club europei (Real, Barcellona, Juventus, Psg, Chelsea e Bayern) e la presenza di altri grandi club europei di grande tradizione, come le due squadre di Manchester e l'Arsenal.

Allo studio c'è anche la possibilità di assicurare, ai campionati maggiori, una più ampia rappresentanza in Champions League, anche per garantire la partecipazione degli stessi top club europei e favorireuna grande quantità di scontri tra le big per rendere più interessante la competizione.

Quindi si partirebbe a settembre con la presenza di 32 squadre, 24 delle quali provenienti dai maggiori campionati, e 8 qualificate dopo i preliminari, in rappresentanza dei campionati minori o di altre squadre di campionati maggiori.

La nuova formula prevederebbe la suddivisione delle 32 squadre in 8 gironi da 4, mentre alla fase successiva accederebbero le prime due classificate.

Poi verrebbero formati due gironi da 8 squadre (in sostituzione degli ottavi di finale). Questa nuova formula aumenterebbe notevolmente il numero di impegni, e per questo motivo potrebbero essere ridotti gli international break, cioè gli spazi riservati alle nazionali, i cui impegni verrebbero relegati in un periodo che va da maggio a metà luglio.