A due giorni dalla sfida della quarantesima giornata di Serie B 2015/16, il Crotone, capolista del campionato cadetto, procede spedito con la sua marcia di avvicinamento al turno casalingo dello Stadio Comunale "Ezio Scida" contro il Latina in piena lotta per non retrocedere. Dopo il pareggio (1-1) in rimonta allo Stadio "Alberto Braglia" di Modena, la compagine allenata dal tecnico croato Ivan Juric, punta alla vittoria, per festeggiare la promozione ma per riuscire ad agguantare l'ultimo obiettivo di questa magica stagione, quella vittoria del campionato a portata di mano e mai accaduta a nessuna squadra della regione in passato.

Lavori allostadio

Per gli squali rimangono ancora tre giornate, terminate alle quali si dovrà, nelle sedi opportune, affrontare la problematica legata alla conferma dello staff tecnico e della rosa ma non solo, importante sarà anche la programmazione legata ai lavori che per forza di cose dovranno essere effettuati allo Stadio Comunale "Ezio Scida", impianto che vanta poco più di 9600 posti e che dovrà essere ammodernato seguendo le direttive impartite per un torneo di Serie A, il primo per la squadra crotonese.

Al momento, l'unica certezza è legata alle rassicurazioni fornite dalla politica locale e dall'ente comune attraverso i suoi rappresentanti che hanno confermato la disputa degli incontri nell'impianto cittadino.

Alcuni fondi sono ora disponibili e arriveranno direttamente dalla Regione Calabria, come riferito dallo stesso Presidente della Regione, Mario Oliverio: questi fondi, pari a 2,5 mln di euro serviranno nell'immediato per rendere l'impianto a norma anche se nell'ultimo incontro pubblico, non è stata esclusa l'idea di potere lavorare non solo ad un aumento del numero di posto nell'attuale stadio, ma anche alla possibilità più o meno fattibile di dotare la città di uno stadio nuovo che possa nascere come ipotizzati negli ultimi giorni di fianco all'attuale casa degli squali. I tempi ristretti però da qui all'inizio del prossimo torneo dovranno essere centellinati al fine di garantire la regolare disputa nella città di Pitagora.