È di questi giorni la notizia che Domenico Berardi potrebbe decidere di vestire la maglia dell’Inter (di cui è da sempre tifoso) e sono proprio queste le reali motivazioni del suo continuo tentennamento nel passaggio alla causa bianconera.

La realtà dei fatti è probabilmente molto diversa: l’ultima stagione di Domenico Berardi è stata molto al di sotto delle aspettative (molto alte a dire il vero) che le precedenti due stagioni in serie A avevano creato.

L'esordio nella massima serie

Alla prima stagione in serie A, stiamo parlando del campionato 2013-2014, Berardi aveva stupito tutti con16 gol realizzati (un poker al Milan di Allegri), assist e colpi a ripetizione, uniti a delle doti fisiche da maratoneta: giocando nel tridente di Di Francesco era frequente vederlo rincorrere i terzini avversarsi e sfiancarli con il suo pressing.

Alla seconda aveva sostanzialmente confermato quanto visto nella prima con un bottino di 15 reti.

L’ultima stagione, quella che doveva essere della definitiva consacrazione, gli ha visto fare un grosso passo indietro: i gol si sono più che dimezzati (7 in totale), in compenso non sono venute meno, anzi sembrano essere diventate il suo marchio di fabbrica le cosiddette"berardiate" (termine mutuato da Balotelli e le sue "balotellate"). Il ragazzo ha collezionato 10 ammonizioni (nel 2013-14 erano state 13), 1 espulsione e collezionato la bellezza di 4 giornate di squalifica complessive.

Il bilancio è presto fatto: gli anni passano, i gol diminuiscono ma ammonizioni ed espulsioni rimangono sostanzialmente uguali, con l’aggravante che più della metà delle volte sono figlie di proteste plateali e falli di reazione.

Non solo Sassuolo

Anche Conte in Nazionale ha provato a convocarlo salvo vederlo tornare indietro per noie muscolari o altri problemi che hanno portato il ct a riprenderlo duramente, affermando pubblicamente che per la maglia azzurra serve gente motivata.

Ultimo aspetto, non secondario, lo score di Berardi con la Nazionale Under21: 17 presenze condite da solo 3 reti e ovviamente un'espulsione.

Per fare un esempio Belotti del Torino, con una sola presenza in più (18) ha già siglato il triplo delle reti (9).

Siamo quindi sicuri che sia Berardi a non volere la Juve e non la Juve a non volere Berardi? Nonostante le normali smentite, è più verosimile la seconda ipotesi, perché alla Juve sono molto attenti alle prestazioni dei giocatori ma anche al comportamento messo in atto per raggiungerle.

I possibili scenari alla Juve

Se a Domenico Berardi si può perdonare una stagione 'NO', se occorre ricordare che ha pur sempre solo 22 anni e che i numeri sono ancora dalla sua parte, i limiti caratteriali non trovano alcuna forma di comprensione. Infine non dimentichiamo che Berardi è un attaccante esterno che poco si sposa con i moduli prediletti da Allegri (4-3-1-2 o 3-5-2) e che nella formazione della Juve di oggi potrebbe giocare solo nel ruolo di seconda punta.

Qui risiede un altro dei motivi per cui Berardi potrebbe davvero finire all’Inter: la seconda punta della Juve risponde al nome di Paulo Dybala e onestamente al momento sono pochi, pochissimi, i giocatori che potrebbero incrinare questa certezza e Berardi non è (ancora) fra questi.Marotta non è convinto di concludere l'affare, ma la sessione di Calciomercato estiva è ancora lunga.