E' un Enzo Bucchioni da un pò di tempo molto critico nei confronti della gestione della Fiorentina da parte dei Della Valle, e poche ore fa nell'editoriale che ha scritto per la nota testata giornalistica telematica FirenzeViola ha spiegato nei dettagli i motivi del suo cambio di atteggiamento.

Innanzitutto nella sua disamina ha citato spesso il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis come termine di paragone. In pratica lui fa plusvalenze, lui cede periodicamente i migliori giocatori della rosa, ma reinveste sempre quello che incassa, o almeno la maggior parte.

La Fiorentina da un paio di anni incassa senza reinvestire quasi nulla (a parte i casi Kalinic ed Astori), puntando quasi sempre su prestiti di giocatori non all'altezza che poi non riscatta mai.

E questo fa sì che il Napoli abbia una squadra molto più forte, che va in Champions League e quindi incassa di più e può comprare altri giocatori bravi, e ciò gli permette di avere una rosa dal valore (sia tecnico che economico) nettamente superiore a quella gigliata. Ed il bello, dice sempre Bucchioni, che nonostante il Napoli spenda molto di più, ha un bilancio migliore di quello della Fiorentina, per questo, sempre secondo il giornalista di Aulla, si puo' concludere che De Laurentiis abbia gestito molto meglio imprenditorialmente il Napoli rispetto alla Fiorentina.

Bucchioni spiega ancora più chiaramente il suo concetto citando i tanti campioni che sono passati alla Fiorentina con i Della Valle in passato e che ora invece non si intravedono più nemmeno da lontano. Questi giocatori servivano oltre che per sognare nel presente, anche per incassare successivamente dalle loro cessioni delle somme in grado di finanziare i mercati successivi (un pò come fa oggi il Napoli, appunto).

Una volta, e qui cito espressamente Bucchioni: "Adv arrivava a spendere perfino otto milioni per il giovanissimo Jovetic, sconosciuto ai più", ora invece non spende più per nessuno, ma arrivano solo prestiti di giocatori mediocri o ragazzi giovanissimi, le famose corvinate, che nel migliore dei casi saranno pronte tra 2-3 anni, mentre in compenso 1-2 big a stagione continuano a partire per cifre importanti.

E questa è una politica che, sempre secondo il buon Enzo, possono permettersi città come Empoli o Società come l'Atalanta. La Fiorentina non è insomma il Milan o l'Inter, ma neanche rappresenta una realtà molto piccola di provincia.

Bucchioni quindi conclude il suo ragionamento con queste parole: "Da oltre un anno continuo a temere che sia in atto un pesante ridimensionamento e Corvino sia stato preso per vendere gli esuberi e comprare giovani speranze o poco più, sperando appunto nelle corvinate". Insomma una realtà da mezza classifica, finchè il settore giovanile continuerà a sfornare giocatori del calibro di Bernardeschi e Chiesa.

L'ultima cosa che esprime Bucchioni sono poi le scuse nei confronti del tecnico Paulo Sousa: "Sousa l’aveva capito da tempo (che i Della Valle non vogliono più mettere 1 euro nel calcio, lo aveva spiegato qualche rigo sopra sempre nel suo editoriale, ndr), io l’ho sempre accusato per le sue esternazioni inopportune, certe cose non vanno dette in pubblico, le critiche alla Società non sono consentite, ma purtroppo la sostanza è quella, aveva ragione: non c’è voglia di crescere".