Sono ormai in molti a sperare che al termine della stagione il Genoa possa cambiare proprietà. Il club più antico di Italia è stato ufficialmente messo in vendita dal patron Enrico Preziosi, in cerca di nuovi acquirenti dopo la contestazione della Gradinata Nord. L'imprenditore campano è finito da diverso tempo nel mirino della tifoseria organizzata del grifone, che ha ribadito a più riprese il totale dissenso nei confronti dell'attuale presidente.

Il passo indietro di Pellegrini

Il clima di negatività creatosi attorno al club starebbe spingendo il presdiente Preziosi a mollare tutto, in attesa di qualcuno che si faccia avanti per il Genoa.

Negli scorsi giorni vi avevamo raccontato l'esistenza di due difficili trattative in piedi da diversi mesi, poi sono arrivati i rumors sull'ex presidente dell'Inter, Ernesto Pellegrini, che pur escludendo un suo arrivo al Genoa si era detto interessato. L'uomo d'affari lombardo poteva essere un profilo importante per il vecchio grifone, tanto che lo stesso Preziosi si era augurato che l'interesse fosse reale. Tra secche smentite e piccole aperture qualcosa c'è stato, ciononostante Pellegrini sembra essersi tirato indietro. "Non voglio prendere in giro i tifosi del Genoa, escludo un mio arrivo. Ho pensato a prendere il club eccome, ma è stato solo un pensiero. Spero che Preziosi non si offenda" aveva dichiarato ad Antenna Blu.

Quali motivi hanno allontanato Pellegrini?

La sensazione è che il bilancio del Genoa, sotto di diversi milioni di euro, ed una rosa che alla luce degli ultimi risultati ha visto dimezzarsi il proprio valore economico, abbiano frenato le buone intenzioni di Pellegrini. E' chiaro che al di là dei maxi sconti promessi da Preziosi ai potenziali acquirenti, ci sono da calcolare anche i debiti con l'erario.

Il passivo, seppur lentamente, sembra stia diminuendo ma la situtazione è tutt'altro che incoraggiante per chi si affaccia dalle parti di Villa Rostan. Chi si trova al timone del club al momento deve mettere in conto diversi milioni di euro all'anno per evitare il baratro, perchè le plusvalenze non bastano più.