Grave episodio di razzismo con protagonista Mehdi Benatia. Quest'ultimo, mentre si apprestava ad iniziare l'intervista post Juventus-Torino con la trasmissione Rai Calcio Champagne, ha sentito un insulto nei suoi confronti, si è fermato improvvisamente ed ha detto: "Chi sta parlando? Chi ha detto questo?". A questo punto la conduttrice del programma Sabrina Gandolfi ha cercato di giustificarsi: "Non siamo noi, ci sono interferenze. Se ci sono stati insulti non siamo stati noi", decidendo, poi, di chiudere il collegamento con il difensore della Juve.

Secondo quanto riportato dall'ufficio stampa bianconero, in cuffia al giocatore sarebbe stato detto: "Marocchino di m...", ma ancora non si è scoperto l'autore di tale frase.

Anche il tecnico dei granata Sinisa Mihajlovic si è lamentato di alcuni insulti ricevuti dalla curva dei padroni di casa: "Parliamo tanto di razzismo, ma non solo bianco e nero, anche zingaro, serbo di m..." Comunque aspetto che me lo vengano a dire in faccia".

Una settimana fa il caso Muntari

Gli episodi avvenuti durante e nel post Juventus-Torino sono certamente gravissimi e arrivano sei giorno dopo un altro caso che ha fatto molto parlare, ovvero quello legato al centrocampista del Pescara Sulley Muntari. Quest'ultimo, infatti, verso la fine della gara tra gli abruzzesi e il Cagliari di domenica scorsa, comincio a disinteressarsi del gioco a causa di alcuni insulti razzisti sentiti dalle tribune del Sant'Elia.

In un primo momento lo fece presente anche in maniera molto nervosa all'arbitro Minelli, il quale, però, non interruppe il match, mostrando anche il cartellino giallo al ghanese, che decise di abbandonare, quindi, il terreno di gioco. Proprio per questo motivo, Muntari era stato squalificato per una giornata, pena annullata nei giorni seguenti dalla dalla Corte d'Appello.

Da Zoro a Boateng: gli altri brutto episodi di razzismo

Il caso Benatia e quello di Muntari purtroppo non sono isolati in Serie A. La scorsa stagione, infatti, durante Lazio-Napoli, l'arbitro Irrati interruppe la gara per frasi contro il centrale difensivo azzurro Koulibaly. Nel 2013, poi, lo sfortunato protagonista fu Kevin Prince Boateng, che durante un amichevole tra il Milan e la Pro Patria, si fermò improvvisamente e calciò la palla verso un settore occupato da alcuni tifosi, per poi abbandonare il campo insieme alla squadra.

Nel 2005, invece, in un Messina-Inter, il difensore dei siciliani Zoro prese la palla e minacciò di abbandonare l'incontro a causa di fischi e insulti sempre a sfondo razzista, salvo, poi, essere convinto a continuare.